La giunta ha dato oggi il via libera e a breve il car sharing “free flow”, ovvero a flusso libero, sarà realtà anche a Firenze, dopo il successo che sta avendo a Milano. Si tratta di una modalità da quella tradizionale già in atto sul territorio cittadino che permette di utilizzare il veicolo senza vincoli di prenotazione e/o luogo di sosta, con una diffusione territoriale potenzialmente più capillare. La nuova modalità è resa possibile dal diffondersi di nuove tecnologie, a partire dal Gps fino alle applicazioni degli smartphone. Infatti, attraverso questi mezzi, sarà possibile rintracciare l’auto e soprattutto lasciarla dovunque, magari proprio davanti alla destinazione finale, senza dover quindi cercare l’area sosta riservata come per il car sharing classico.
Semaforo verde dunque alla delibera, proposta dell'assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi, che fissa i criteri sulla cui base sarà elaborato un avviso pubblico per la manifestazione d’intesse per individuare gli operatori cui affidare il servizio che, come viene sottolineato nell’atto, è complementare al servizio di trasporto pubblico locale. Obiettivo dell’Amministrazione è avere a disposizione un parco mezzi di 600 veicoli che, dopo la prima fase di sperimentazione di due anni, potrebbe anche aumentare.
In sostanza gli indirizzi danno indicazioni precise sulle caratteristiche dei veicoli impiegati per esempio l’omologazione Euro o superiore, il continuo rinnovo del parco mezzi per il contenimento delle emissioni inquinanti, i veicoli non dovranno avere percorrenze chilometriche non superiori ai 100.000 chilometri e comunque non più vecchi di quattro anni dalla prima immatricolazione, dovranno essere riconoscibili mediamente logo specifico e sulle vetture dovrà essere presente anche lo stemma del Comune.
Indicazioni stringenti anche sugli standard del servizio che dovrà essere assicurato continuativamente per tutti i giorni dell’anno e h24 e garantito per almeno 24 mesi e ancora dovrà essere disponibile sul territorio comunale secondo lo schema a flusso libero, vale a dire con distribuzione libera sul territorio dei veicoli ed utilizzo secondo la modalità “one-way” ovvero la possibilità di rilasciare l’auto in un punto diverso da quello di prelievo. E ancora dovrà essere istituito un servizio di call-center sempre attivo a supporto dell’utenza, il numero dei veicoli a disposizione dell’utenza non dovrà mai essere inferiore al 90% del parco mezzi dichiarato e la flotta utilizzata da ciascun gestore dovrà essere composta da un numero di veicoli compreso tra 100 e 250 se poi i mezzi sono totalmente elettrici il numero minimo scende a 30. Per quanto riguarda il perimetro operativo del servizio, ovvero l’area all’interno del quale sarà possibile prelevare e rilasciare i veicoli, dovrà essere di almeno 50 chilometri quadrati del territorio comunale. Dovrà inoltre essere operativo un servizio di prenotazione rapida da effettuarsi a ridosso del momento dell’uso del veicolo ma i mezzi liberi potranno essere utilizzati senza prenotazione.
L’utente potrà utilizzare il mezzo senza vincoli di tempo e di percorrenza e il corrispettivo che andrà a pagare dovrà essere omnicomprensivo, ovvero includere tutti i costi di esercizio del mezzo (carburante, manutenzione etc). Previste inoltre indagini annuali di customer satisfaction sul gradimento del servizio.
Dal punto di vista dei tempi, l’avviso per la manifestazione di interesse sarà pubblicato a breve e resterà pubblicato fino al raggiungimento del numero di veicoli previsto (600 mezzi) e comunque non oltre tre mesi. Gli operatori individuati avranno 90 giorni di tempo dal momento del rilascio dell’autorizzazione per poter avviare il servizio. Dagli uffici contano però di poter vedere i primi veicoli in servizio già a fine maggio. Non è prevista nessuna spesa per il Comune, al contrario il nuovo servizio porterà un introito nelle casse dell’Amministrazione: nella delibera viene infatti fissato un corrispettivo annuale per l’accesso alla Ztl.
E il vecchio car sharing? Non verrà dismesso: i due servizi sono infatti complementari. Il primo è infatti rivolto a chi ha bisogno di un mezzo per spostamenti brevi entro i confini cittadini; il secondo invece rimane la soluzione migliore per viaggi più lunghi.