“Rischio chiusura se la politica non dà risposte”

“Voglio lanciare un grido d’allarme: siamo con l’acqua alla gola. Rischiamo che di qui a qualche decina di giorni ci vengano espropriati gli attrezzi della palestra e saremo costretti a spostare, anche in questo caso non sappiamo dove, le canoe dalla nostra sede di Lungarno Ferrucci. La Comunali Firenze rischia di chiudere”. Giancarlo Fianchisti, presidente del sodalizio biancorosso (un movimento di circa mille soci, compresi i tesserati agonisti, le attività sociali e per diversamente abili, le attività del dragon boat di società o aziendali), società che quest’anno per il quarto anno consecutivo si è laureata campione d’Italia di canoa, lo ha detto a chiare lettere nell’incontro odierno con la stampa e con le autorità cittadine. “Secondo il cronoprogramma stilato da Provincia e Comune di Firenze – ha proseguito Fianchisti – fra qualche giorno partirà la prima tappa del progetto di ‘bonifica’ della sponda di riva sinistra dell’Arno che coinvolge la nostra società e la Rari Nantes. Ma nel frattempo non abbiamo visto ombra dei lavori di compendio che dovevano essere fatti congiuntamente per trasferire le attività nei locali dell’ex ristorante La Greppia, che sovrastava la nostra sede e che nel frattempo è stato demolito; lavori e relativo trasferimento di sede e strutture per gli allenamenti che, ci era stato garantito dall’assessore all’urbanistica Meucci e dall’ingegner Parenti in un incontro davanti a oltre 150 soci lo scorso ottobre, si sarebbero svolti simultaneamente (con tanto di tempistiche dettagliate e ben precise, in 30 giorni)”. “Da parte del Comune – ha anche aggiunto Fianchisti – non ci è mai stato presentato un progetto alternativo, se non quello di una delocalizzazione delle sedi delle due società che avrebbe il costo di sei miloni di euro a spese della collettività. Ecco perché un progetto alternativo per sistemare l’esistente lo proponiamo noi. Firmato dall’architetto Lara Battistini che lo ha realizzato in collaborazione con il professor D’Ambrisi e l’architetto Battistini per conto della Facoltà di architettura di Firenze. Attendiamo risposte da parte del Comune, altrimenti non ci resterà altro che riconsegnare le chiavi al Comune stesso e andare via, chiudendo un’attività che tiene in vita senza che sia abbandonata al degrado l’intera sponda dell’Arno e che da 80 anni è una risorsa per la città di Firenze”. “Voglio peraltro sottolineare una volta di più – ha concluso Fianchisti – che la Cassazione ha dato parere che queste due realtà, Canottieri Comunali Firenze e Rari Nantes, non costituirebbero pericolo alcuno in caso di piena dell’Arno per il deflusso delle acque”.
Intanto si cominciano a ipotizzare a breve, questo il tenore degli interventi di alcuni dei presenti, anche manifestazioni eclatanti, a carattere non violento, per porre all’attenzione generale il problema e superare le attuali inerzie.
Resistete – ha detto Eugenio Giani, già assessore allo sport del Comune di Firenze, presidente del Consiglio comunale, Consigliere regionale e delegato del Coni, in odore di ricoprire la carica di consulente per lo sport del premier Matteo Renzi – perché voi rappresentate gli interessi veri della città di Firenze. La situazione è talmente assurda che spero che chi si occuperà di questa vicenda, una volta superato l’impasse politico in cui attualmente vive giocoforza la città con le elezioni alle porte, si avvicini alla questione mettendo al bando i termini meramente formalistici che ammazzerebbero queste società”.
“Il modello matematico sulle piene dell’Arno che noi stessi abbiamo prodotto – ha ribadito anche il presidente della Rari Nantes Andrea Pieri – ha una valenza riconosciuta anche dagli enti preposti”. “Avrei dovuto e potuto lasciare la carica di presidente – ha aggiunto – già qualche anno fa quando si profilava la questione. Ma nonostante il fatto che stia pagando un prezzo altissimo in termini di energie e di spese legali per far fronte alla questione non voglio arrendermi, in nome del servizio che queste due società offrono alla collettività rispettivamente da più di 100 anni, la Rari Nantes, e da 80 anni quest’anno, la Comunali”.

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