Quali le priorità del piano sociale e sanitario integrato in tema di welfare?
Credo che la bozza di Piano in discussione in consiglio regionale potrebbe essere arricchita dalla previsione di un progetto regionale per i minori stranieri non accompagnati che non lasci i comuni soli ad affrontare questo fenomeno e dalla definizione di nuove e diverse tipologie di strutture per ospitarli. Proporrò anche di implementare i progetti di recupero del cibo come il banco alimentare e la definizione di nuovi moduli per gli anziani non autosufficienti in base ad un principio di appropriatezza. Ma si tratta di modifiche da condividere con la commissione e il consiglio che si appresta a discutere il Piano già approvato dalla giunta
La Regione stata attuando numerosi interventi per sostenere le fasce deboli della popolazione. Ma alla luce del PSSIR occorre uscire dalla logica dei segmenti e avere una visione più generale
Sì è vero, soprattutto bisogna coordinare maggiormente gli interventi con la rete dei servizi sociali territoriali. In tempi di bisogni crescenti e risorse ridotte, è importante tenere in rete tutti gli interventi che i territori erogano alle persone in difficoltà ed identificare bene i bisogni veri. Con l'umiltà di provare a capire dai risultati ciò che ha funzionato e quello che invece dobbiamo ricalibrare
La Toscana è ai primi posti per l’invecchiamento della popolazione… e lo sarà ancora di più in prospettiva.. come attrezzarci per fare fronte a questo nuovo scenario?
L'invecchiamento della popolazione è anche un dato da leggere in chiave positiva, significa che i nostri servizi sociosanitari funzionano piuttosto bene e che gli anziani hanno un ambiente che allunga l'aspettativa di vita. Certo ciò significa anche l'aumento della non autosufficienza rispetto alla quale è necessario attrezzarsi con lo sviluppo di condomini solidali, di strutture più leggere delle rsa e meno costose, di una rete di volontariato che combatta il male peggiore per un anziano, la solitudine
Ad esempio, si preannunciano novità per il lavoro di cura per persone non autosufficienti?
Non vi è dubbio sul fatto che ci si debba attrezzare per migliorare la formazione delle assistenti familiari, per aiutare i care givers a prendersi cura degli anziani, per identificare forme di aiuto alle famiglie che consentano loro di poter tenere un anziano nel suo ambiente familiare superando alcune difficoltà. In questo potrebbero essere d'aiuto le stesse Rsa che potrebbero giocare anche un ruolo di presidi territoriali a supporto delle famiglie.