Una simpatica, festosa rimpatriata nel mondo del ciclismo. Stamani giovedi nella riserva di caccia della famiglia Sardelli a Doccia, località sulle colline di Pontassieve si è ritrovato un nutrito e qualificato gruppo di personaggi del mondo dello sport. Motivo di questa rimpatriata, non tanto una battuta di caccia (bottino una trentina di fagiani), quanto la consegna di un riconoscimento al mitico Alfredo Martini (il 18 febbraio toccherà il traguardo dei 93 anni) da parte di Umberto e Paolo Sardelli. Martini ha ricevuto il Premio “Frantoio d’oro” per aver dedicato tutta la vita al ciclismo prima da corridore, poi da direttore sportivo, quindi da commissario tecnico, infine da presidente onorario della federazione. Al momento della consegna del premio una nutrita e qualificata platea ad applaudirlo.
Tra i presenti gli ex corridori Moreno Argentin già campione del mondo; Franco Chioccoli vincitore del Giro d’Italia del 1991; Guido Bontempi velocista di grido negli anni ottanta; Giancarlo Perini il corridore che “guidò” Gianni Bugno a conquistare i mondali del 1992; Roberto Poggiali vincitore di un Giro della Svizzera; Ghirotto più volte vittorioso nelle tappe dei grandi giri.
A rendere omaggio a questa icona del ciclismo italiano anche Giovanni Galli ex campione del calcio; Andrea Bresci gestore del museo del ciclismo Gino Bartali di Ponte a Ema; Saverio Carmagnini patron del tradizionale “Giglio d’Oro” (l’ultimo è stato vinto da Vincenzo Nibali); il professore Pasquale Mennonna, il chirurgo che all’Ospedale di Careggi, operò alla testa Giancarlo Antognoni; Marco Mairaghi sindaco di Pontassieve. E tanti esponenti del ciclismo e delle istituzioni della nostra regione.
Martini visibilmente commosso nel ringraziare diceva anche : “Il ciclismo non morirà mai. In Italia ci sono molte più biciclette che automobili. Intanto abbiamo quasi saldato un debito verso il grande pubblico, che ci segue con passione, contratto da qualche corridore che ha cercato scorciatoie, cioè assumendo sostanze dopanti. Ora l’aria che si respira nel ciclismo è di nuovo pulita”.
Durante le ultime battute della festosa cerimonia arrivava a Doccia la notizia che la squadra toscana del GS. Neri di Cerbaia di Lamporecchio era stata inserita fra le squadre ammesse al Giro d’Italia; alla Milano-Sanremo ed al Giro della Lombardia 2014. Una bella notizia per gli appassionati toscani di ciclismo ed un giusto e meritato riconoscimento agli sforzi che il manager Angelo Citracca ed il direttore sportivo Luca Scinto hanno fatto per mettere in piedi anche nel 2014 una squadra professionisti. Tra l’altro è l’unica toscana con gestione ed affiliazione in Italia (nella nostra regione c’è anche la squadra Amore e Vita di Lunata di Lucca, ma è affiliata all’estero). Ed intanto vedremo questa “nostra” squadra in gara il 2 febbraio a Donoratico; quindi il 6 marzo alla Coppa Città di Camaiore e due giorni dopo alla Gaiole in Chianti-Siena denominata la corsa dei tempi del ciclismo eroico perché affronta le strade sterrate, sassose e piene di polvere delle Colline del Chianti.
Franco Calamai