Andrea Benedetti, 45 anni, veneto di nascita, aretino di adozione, è il nuovo allenatore della SanGiovanniValdarno e sarà alle redini del team, nel pomeriggio di mercoledi 15 gennaio 2014, alle 15, al Virgilio Fedini. In panca, esordio nel Gran Derby del Valdarno di domenica 19 gennaio prossimo alle 14,30 al Goffredo Del Buffa di Figline Valdarno con la Gialloblu. Per la quarta di ritorno del girone B dell'Eccellenza Toscana. L'ex tecnico dellla Sansovino, nella stagione 2012-2013, nella stessa categoria, con le dimissioni ancor prima, a luglio dello scorso anno, di iniziare ad operare in arancioblu e del Riccione, in serie D, nella stessa tornata, ha raggiunto un accordo lampo col presidente Lorenzo Grazi. Scelta caduta sul Sergente di Ferro, che ha ottenuto il sesto posto, nel 2011-2012 ad Anghiari con la Baldaccio, sempre nella categoria regina dilettantistica toscana, battendo, sul filo di lana, fior fiore di nomi noti nell'ambiente provinciale come, fra gli altri, Valerio Beltrami e Roberto Bacci. Proprio all'ora di cena di martedi 14 gennaio scorso, con la riunione improvvisa del Consiglio di Amministrazione del club valdarnese, ad Arezzo, che, prima di un sacrosanto boccone, ha deciso l'esonero di Stefano Calderini. Ed il repentino cambio con un Mister che ha iniziato nelle Giovanili di Cesena e Fiorentina, a partire dai primi anni duemila dopo una buona carriera di difensore, militando anche nel Riccione di cui diventerà driver.
Ad Andrea Benedetti l'onore e l'onere di portare alla vittoria del campionato una Sangio, ora staccata di cinque lunghezze dalla capolista Castelnuovese. Giovedi 16 gennaio 2014 alle 14,30, nell'apposita saletta dell'impianto principale del sodalizio, conferenza stampa per presentare a stampa e sportivi, dopo l'incontro informale con dirigenza e giocatori del mercoledi 15, il coath mentre, nella stessa giornata, in sede, alle 21,30 incontro fra la famiglia Grazi ed una delegazione di Ultras per invitarli ad un comportamento sportivo dopo gli ultimi severi provvedimenti contro la società per responsabilità oggettiva.
Lascia Stefano Calderini dopo aver lavorato, come sempre, nel pomeriggio di martedi 14 con la sua, ancora per poche ore, compagine. Non prima di un colloquio con uno dei più stretti collaboratori, che sembrano destinati, insieme al portiere Matteo Muscas, voluto dall'ex trainer del Fiesolecaldine, al suo esonero in carriera dopo quello di Forcoli di qualche tempo fa, ad abbandonare la terra di Masaccio. Facendo largo allo staff del condottiero entrante.