Gli “aclisti” toscani all’udienza di papa Francesco: una giornata emozionante

Oltre seicento esponenti delle Acli Toscane hanno preso parte all’udienza di Papa Francesco riservata alle Acli in occasione del 70 anniversario della loro fondazione. Ma non è stata solo la celebrazione di questa ricorrenza bensì una giornata, questo 23 maggio, che segna una nuova e Importante tappa della storia delle Acli .

Il Papa ha mostrato grande interesse per l’attività delle Acli e ha dato loro nuovo slancio ideale affermando che “L´ispirazione cristiana e la dimensione popolare determinano il modo di intendere e di riattualizzare l’impegno delle ACLI

Papa Francesco – osserva il Presidente regionale Federico Barni – ha affidato nuovi e importanti compiti alle Acli nella società attuale, rivolgendosi agli oltre settemila rappresentati dell’ Associazione convenuti nell´Aula Paolo VI.

Il Presidente Barni, rientrando da Roma, ha riassunto la grande impressione che di questa giornata ha avuto l’intera delegazione toscana per essere stati protagonisti di un evento che testimonia la vitalità e lo slancio dell’associazione. Con riferimento al discorso del Papa ,Barni ha messo in primo piano la lotta alle disuguaglianze e la necessità di nuove risposte alle esigenze sociali e di porre al centro l’uomo invece del denaro. Da qui l’importanza di un impegno aclista guidato dall’ispirazione cristiana.

Di giornata storica delle Acli ha parlato il Vice Presidente vicario Enrico Fiori precisando che il papa ha delineato la missione dell’associazione nella necessità di dare risposte nuove alle sfide della società globalizzata e segnata dal predominio dell’economia che considera prodotti di scarto le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani e oggi anche i giovani come ha sottolineato anche Paolo Formelli, vice segretario nazionale della Fap(Federazione Anziani e Pensionati) che ha notato come questa attenzione per gli anziani “fragili” più volte ribadita nel discorso del Papa e che ciò costituisce una forta esortazione per l’azione della Fap Acli .

Giacomo Martelli Vice Presidente regionale Acli e Presidente del Patronato ha rilevato che il Papa ha sottolineato l’importanza delle storiche tre fedeltà delle Acli aggiungendovi l’impegno contro le povertà che tali fedeltà sintetizza e riassume e che anche ai Circoli ha dato un nuovo compito: essere centri di solidarietà sociale, per combattere l’esclusione e l’emarginazione. I Circoli Acli devono essere luogo vitale di accoglienza e di incontro.

Otello Filippi Presidente delle Acli di Buti (dove quest’anno si svolgerà la festa regionale delle Acli Toscane) ha detto di aver vissuto con entusiasmo questa giornata nella quale il Papa ha fatto riferimento al lavoro come compimento della creazione: attraverso il lavoro libero l’essere umano accresce la dignità della propria vita. E ha ricordato che l’appello a combattere la povertà si unisce alla fedeltà “al futuro” indicata alle Acli da Benedetto XV.

Tutti i dirigenti Acli toscani si sono detti colpiti dai concetti espressi dal Papa che ha detto, tra le altre cose, che occorre considerare il welfare una infrastruttura dello sviluppo e non un costo e dalla necessità che tutti abbiano un lavoro decente e dignitoso.

Tra gli oltre seicento aclisti toscani erano i presidenti provinciali, , di Circolo,i dirigenti delle associazioni specifiche (Fap, Us Acli, Cta) e dei servizi come il Patronato e le Acli service.

Una giornata ,dunque, densa di emozioni, delle forti esortazioni di Papa Francesco ed anche un’occasione per essere insieme agli aclisti di tutta Italia, in spirito di fraternità e di

condivisione di ideali per il comune cammino di un’associazione che dopo settant’anni ha ancora le motivazioni ideali delle origini quando le Acli nacquero all’indomani della liberazione, segno della nuova Italia democratica per guardare, ieri come oggi, ad una repubblica fondata sul lavoro e sulla solidarietà sociale.

 

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