Firenze – Oh se avessimo un Frac! Che non è il noto abito da cerimonia , ma sono i “ Fondi regionali d’arte contemporanea” .-.Frac.-. creati in Francia da Jack Lang nel 1982, in un sistema di collaborazione Stato-Regioni, per decentralizzare gli eventi legati alla produzione di arte contemporanea. Ogni regione ne ha uno proprio, differenziato, come differenziate sono le Regioni francesi. In conseguenza gli artisti , specie giovani, hanno la possibilità di creare qualcosa di originale in loco ,senza dovere emigrare nelle capitali deputate dell’arte, riducendo così le disparità geografiche, sociali e culturali, e creando progetti interattivi, che si muovono in ogni tipo di realtà: scuole di ogni ordine e grado, accademie, spazi pubblici come piazze e giardini, ecc. Talvolta una mostra si sposta in tutta la regione con una tenda che viene, via via, montata e rimontata.
Ogni Frac ha come scopo quello di costituire una raccolta di opere d’arte propria e diffonderla in tutto il territorio nazionale , cosicché ogni collezione è una specie di biblioteca circolante d’arte contemporanea. Le opere delle collezioni divenute permanenti sono tutte posteriori al 1960. Ogni Frac ha circa 200-300 opere e dispone di un budget assegnato annualmente , per sostenere gli artisti e proseguire la collezione. Il finanziamento si ottiene presentando un progetto che viene valutato e approvato dal Consiglio di amministrazione del Frac, con la consulenza del direttore e di esperti. Non essendo soggetti agli alti e bassi dei circuiti privati di collezionisti e finanziatori, i Frac costituiscono un’alternativa e una garanzia di continuità per lo sviluppo dell’arte di oggi, libera e di buon livello.
Per fare un esempio concreto, il Frac dell’Aquitania , con capitale Bordeaux, ben lontano dall’area parigina (Frac “Ile de France”) conta, attualmente, 330 artisti con più di mille opere, che creano continuamente piccoli o grandi eventi , da mostre nel bellissimo “Giardin Pubblique” a quelle, talvolta, nella sede del Museo d’arte contemporanea.
Il tutto , verrebbe da aggiungere, senza paralizzanti questioni di disuguaglianze o simili , che condizionano la realtà regionale italiana.
Foto: www.frac-centre.fr