Firenze – Dell’immenso patrimonio dei conservatori di musica italiani si sa poco, se si escludono i beni bibliografici che le biblioteche dei conservatori custodiscono e valorizzano da sempre. Tutte le altre ricchezze, racchiuse in sedi che spesso sono esse stesse di enorme prestigio architettonico e ambientale, occupano uno spazio sommerso eper lo più sconosciuto. È per questo che, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR),
si terrà a Firenze da venerdi 17 a domenica 19 aprile il convegno internazionale Musica conservata, presso il Conservatorio Luigi Cherubini . Organizzato dal Conservatorio Cherubini, quale ente capofila, il progetto metterà in rete per la prima volta oltre 60 istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale di Italia (AFAM), col patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze, e la collaborazione degli Istituti Superiori di Studi Musicali Italiani.
Il convegno tratterà temi spesso poco valutati, quali l’uso o la musealizzazione degli strumenti storici, la conservazione e la formazione degli archivi, la tutela e la notificazione delle opere pittoriche, la raccolta e la conservazione degli effetti personali di interesse musicale, le procedure di restauro e conservazione delle memorie audio. Il fine ultimo sarà, a ottobre 2015, la creazione di un database in cui, per la prima volta, saranno sottoposti a osservatorio e resi pubblici i patrimoni immobiliari, bibliografici, organologici (gli strumenti musicali antichi), artistici e archivistici dei Conservatori di musica italiani, inclusi i reperti fotografici, memorabilia e materiali multimediali.
Un osservatorio che, dopo una prima fase di elaborazione con accesso riservato, sarà reso disponibile alla consultazione pubblica. Sarà poi approntata una piattaforma informatica che consentirà la gestione di un sito e di un analogo database ampliabile e modificabile, un elemento di innovazione nella direzione di una ricerca continua nelle Istituzioni AFAM.