Firenze – A evocare la scomparsa compagnia di MaggioDanza è stata Anbeta Toromani che si è offerta alle domande e alla richiesta di autografi insieme al compagno d’arte e di vita Alessandro Macario, primo ballerino del San Carlo di Napoli. Ma in questa edizione di Danzinfiera particolarmente ricca di espositori, eventi e pubblico, la chiusura del prestigioso corpo di ballo fiorentino per motivi economici è stata come una ferita che continua a sanguinare. Con tutto il denaro che si getta in inutili kermesse della cultura spettacolo, si doveva tagliare proprio una delle realtà artistiche che più corrisponde alla sensibilità contemporanea.
E quanto la danza sia cresciuta a livello popolare si è potuto constatare proprio nella decima edizione della fiera annuale che richiama alla Fortezza del capoluogo toscano ballerini giovani e maturi, famiglie, insegnanti, espositori del variopinto settore che va dai lustrini da incollare sui vestiti da ballo, alle scarpette per stare sulle punte, agli abiti sempre più sofisticati e sgargianti, ai tutù, fino all’editoria.
Cominciata giovedì 26 febbraio, la fiera ha vissuto oggi, l’ultimo giorno, il più classico dei pienoni, al punto che era difficile camminare fra gli stand senza urtare nessuno. Facciamo una rapida passeggiata, intorno alle 11,30 dal primo piano del padiglione Spadolini , ai teatri e palazzetti del padiglione Cavaniglia, alla sala della Scherma, ed è subito chiaro che non è facile scegliere né fermarsi tanti sono gli stimoli che ti avvolgono.
Nelle aule degli stage c’è l’italiano primo ballerino del Royal Ballet di Londra Federico Bonelli che mette a dura prova i muscoli e l’eleganza delle ragazze che danno il massimo per dimostrare la loro abilità di fronte al maestro. Di sotto, nel grande spazio degli stand si pratica l’Hip Hop, il Burlesque e il contemporaneo in attesa del pomeriggio dedicato alle danze jazz.
Intanto una piccola folla si raccoglie intorno alla passerella dove sfilano i prodotti delle sartorie specializzate: Dif Fashion show, con noti marchi della moda e fashion in passerella. E molti ragazzi accorrono allo spazio presentazioni per vedere Anbeta e Alessandro, dove subito dopo si recheranno Bonelli e il flamenquero giudice della fortunata trasmissione di RaiUno “Ballando con le Stelle”, Rafael Amargo.
Al Cavaniglia ecco le gare di sincronizzato, di coreografico e di show dance, con i ragazzi di tutte le età che fanno le loro evoluzioni davanti a una folla di genitori e appassionati in vena di rumoroso entusiasmo. Nel teatro accanto le performance delle scuole di ballo, davvero professionali e di eccellente qualità artistica- Da segnalare The mask della scuola di Montevarchi su ritmo di Hip Hop, ballo che a sua volta è il protagonista della sala della Scherma dove Fabrice conduce uno stage. Nel frattempo si svolgono le International Academies Open Days, audizioni di alto livello con cui gli aspiranti ballerini potranno accedere a prestigiose accademie europee e, per i più piccoli,l’occasione diandare in tv con leselezioni di Junior Talent Lab, il nuovo format televisivo – presto in onda su una rete nazionale – in cerca di giovani talenti tra i 5 e i 16 anni.
E’ solo una piccola parte di quello che è accaduto oggi con la partecipazione di migliaia di persone. Per quattro giorni Firenze è stata la capitale italiana della danza. Nel frattempo, però, ha deciso di scendere agli ultimi posti per produzione artistica.