San Casciano Val di Pesa (Firenze) – Varca il traguardo della sesta edizione il Carnevale medievale di San Casciano: l’occasione di rivivere la storia con ricche sfilate ed esibizioni, prove di abilità e giochi di una volta. Protagonisti gli oltre ottocento figuranti coinvolti nella rievocazione storica in rappresentanza delle cinque contrade di San Casciano: Cavallo, Gallo, Giglio, Leone, Torre. Promosso dal Comune e dalla Pro Loco con il contributo di ChiantiBanca, il carnevale tornerà domenica 29 marzo alle ore 14,30 ad animare le vie del centro storico. La formula vincente si ripropone come spettacolo di qualità misto a ricerca storica e recupero della tradizione.
Tiro alla fune, corsa della sposa, leggenda dei segatori sono i giochi che metteranno alla prova i campioni designati dalle contrade. “Il successo del nostro carnevale – dichiara il promotore, l’assessore alle Feste e alle Tradizioni popolari Roberto Ciappi – è legato al coinvolgimento della comunità: sono centinaia i sancascianesi di tutte le età, dai più giovani ai più anziani, che vi prendono parte ideando e realizzando artigianalmente tutto ciò che vedremo sfilare”.
A poco più di un mese dalla manifestazione l’adrenalina è alle stelle. Si riuniscono da svariati mesi, sono impegnati nella realizzazione di carri, costumi, scenografie, stesura di testi teatrali. I giovani capicontrada tengono idee e segreti di laboratorio lontano da occhi indiscreti, custodendoli gelosamente nei loro quartieri generali dove sono all’opera eserciti di artigiani, fabbri, falegnami e sarte. Daniele Bencivenni, Francesco Donati, Francesca Barbetti, Andrea Lapini e Stefano Fornera, rappresentanti di Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre cedono tuttavia alla tentazione di svelare qualche anticipazione. “Quest’anno puntiamo tutto sulla figura del ciarlatano – spiega Francesco Donati del Gallo – la rappresentazione suddivisa in sei scene narrerà in chiave comica i misfatti, alcuni dei quali realmente accaduti, compiuti dai falsi guaritori del Medioevo”. Andrea Lapini, alla guida del Leone, sottolinea che il suo sarà un Carnevale originale e allo stesso ispirato al filone storico. “Il Medioevo – commenta – non può essere ridotto ad uno stereotipo, non è solo ciò che comunemente si crede ovvero buio, repressione, oscurità, la nostra rievocazione mira a sfatare i luoghi comuni e sgomberare il campo dai cliché”. Francesca Barbetti della contrada del Giglio prova a sbaragliare la concorrenza con una leggenda popolare. “La nostra rievocazione – precisa – è incentrata su una leggenda legata al territorio che offrirà alla comunità chiantigiana uno specchio del passato in cui riflettersi”. Per Stefano Fornera della Torre la vittoria è già in tasca. “Ci distingueremo per i colpi di scena e l’effetto sorpresa, la nostra interpretazione, distante da ogni rievocazione storica – dichiara – investirà su una narrazione cavalleresca che si ispira al periodo delle Crociate, il tema forte è quello del misticismo intorno al quale è costruito uno spettacolo di grande impatto, a tinte noir”. Anche Daniele Bencivenni del Cavallo, vincitore dello scorso anno, rivela il suo asso nella manica. “Conquisteremo la giuria – rileva – per le forti emozioni che riusciremo a trasmettere al pubblico: una storia scritta e inventata tutta da noi che punta al cuore e all’anima di chi ci guarda per un evento unico nel suo genere che metterà in primo piano il rapporto tra uomo e Dio e il forte legame che nel Medioevo univa credenze popolari e dimensione spirituale”.
Info: 055 8256235.