Firenze – Katia Labèque e Viktoria Mullova due musiciste di fama internazionale che da anni suonano anche come affiatato duo nei luoghi di culto della classica, dalla Carnegie Hall di New York al Musikverein di Vienna, arrivano sabato 24 Gennaio (ore 16), al Teatro della Pergola con un programma eclettico, nello stile di queste due Signore della musica che da un ventennio affrontano nei teatri del mondo i più variegati repertori. La prima parte del concerto è dominata dai classici: Mozart (la Sonata KV 526, ultima della serie e la più libera sul piano espressivo) e Schumann (Sonata n.1 op.105). Si passa poi alla seconda parte tutta giocata sul versante novecentesco, con la Sonata (1927) di Maurice Ravel, Distance de Fée (1951) di Toru Takemitsu (1951) e Fratres (1977) di Arvo Pärt, una delle tante versioni che il compositore estone ha realizzato di questo brano dal carattere mistico. Uno specchio della versatilità delle due musiciste, a cominciare da Viktoria Mullova, che ormai da anni spazia dal Barocco (suona all’occorrenza un violino con corde di budello, assieme a gruppi come l’Accademia Bizantina o Il Giardino Armonico, o al clavicembalista Ottavio Dantone) al contemporaneo, alla world music, al jazz, al pop, originali e trascrizioni affrontati anche assieme al marito, il violoncellista Matthew Barley, e al suo ensemble strumentale. Uno dei suoi più recenti progetti musicali, diventato anche cd, s’intitola “Stradivarius in Rio”, ed è ispirato dalla passione della Mullova per le canzoni brasiliane, in particolare per autori come Antonio Carlos Jobin e Caetano Veloso.
Un’ampiezza di interessi musicali che non a caso riguarda pure Katia Labèque, pianista anticonformista e naturalmente portata alle sperimentazioni, famosa per suonare in duo pianistico con la sorella Marielle ma anche solista con le più rinomate orchestre del mondo. La sua passione sperimentale l’ha portata a suonare con il chitarrista John McLaughlin, a collaborare (nell’album “Shape of my Heart”) con Sting e Chick Corea, a realizzare un cd con musiche del Beatles. Miles Davis le ha dedicato due canzoni del suo album “You’re under arrest” (1985). Il suo più recente progetto “The Minimalist Dream House”, ispirato al concerto del 1961 curato da La Monte Young nel loft di Yoko Ono, è documentato da tre cd.
Già applaudito nella scorsa stagione degli Amici della Musica, il Quartetto Kelemen torna a Firenze fresco della vittoria al prestigioso Premio Paolo Borciani edizione 2014, ed è il protagonista del concerto di Domenica 25 Gennaio (ore 21), al Saloncino della Pergola. Un nuovo appuntamento del ciclo Il mondo del quartetto, che evidenzia l’attenzione degli Amici della Musica per le nuove generazioni di musicisti. I quattro del Kelemen, tutti provenienti da Budapest dove si sono riuniti nel 2009, tornano per far ammirare la freschezza e l’entusiasmo delle loro interpretazioni, con i grandi classici, Haydn (Quartetto op.76 n.2), Mendelssohn (Quartetto op.13), ma anche un omaggio alla natia Ungheria attraverso il nome di Bartok (Quartetto n.5). Cresciuto alla scuola di illustri musicisti come András Schiff, Zoltán Kocsis e Miklós Perényi, il Quartetto Kelemen ha già suonato con successo alla Philharmonie di Berlino, all’Auditorium du Louvre di Parigi, alla Wigmore Hall di Londra, e compiuto una tournée in Australia accolta da un pieno successo.