Firenze – No, di luce in fondo al tunnel non si può parlare, però qualche segnale positivo di reazione dell’economia toscana sta facendo al sua timida comparsa. A dirlo, i dati emersi stamattina nel corso di un incontro fra Confesercenti regionale e il presidente Enrico Rossi. Non solo: la conferma del ruolo economico centrale del commercio e del turismo nella dinamica regionale ne esce rafforzato, come sottolineato dal vicepresidente di Confesercenti Nico Gronchi e dal direttore regionale Massimo Biagioni.
Finita l’emorragia degli anni passati che ha portato alla chiusura fino al 34 per cento degli esercizi commerciali toscani, il ruolo di commercio e turismo diventano cruciali anche per il rilancio dell’occupazione. E subito Confesercenti si schiera al fianco della Giunta regionale per qwuanto riguarda le misure di tutela urbanistica in rapporto agli insediamenti della grande distribuzione inserite dalla Regione nella legge regionale 65 sull’urbanistica, che il Governo ha impugnato di fronte alla Corte costituzionale. Posizione che naturalmente Rossi ha apprezzato, partendo dalla considerazione condivisa che la Toscana, o Firenze, o Pienza non sono assimilabili alla periferia di una qualsiasi grande città. “Abbiamo il dovere di tutelare i nostri centri storici e d’arte con il commercio di vicinato che li anima, abbiamo il dovere di tutelare il nostro paesaggio unico e di regolare l’intervento”.
“I numeri dell’export regionale parlano di una Toscana dei distretti che ha retto – ha aggiunto Rossi -, noi ora dobbiamo aiutare la ripresa che ha al centro soprattutto un turismo che copre oltre il dieci per cento del Pil regionale a confronto con il diciassette per cento del manifatturiero, quindi due assi portanti della nostra ricchezza. Per questo la Giunta regionale difenderà le sue scelte di tutela del territorio contro prese di posizione centralistiche che non rispettano le specificità locali”. Nel frattempo, ha aggiunto il presidente, “il nostro lavoro intende rafforzare il settore turistico a partire dalla promozione e dall’accoglienza, mentre è in fase di trasferimento dalle Province ai Comuni proprio quest’ultima competenza, lavorando di concerto con l’Anci”.
“Concordo con Confersercenti che la promozione deve avere un coordinamento nazionale. Firenze e la Toscana sono indubbiamente note nel mondo – ha proseguito – ma se devo andare a Shanghai o in Brasile a intercettare i nuovi flussi turistici vorrei che ci si andasse come sistema Italia. Noi vogliamo rafforzare il ruolo di Toscana Promozione in rapporto ad alcune linee specifiche di intervento su cui stiamo lavorando, a partire dalla Via Francigena che può diventare uno stradinario elemento di attrazione”.
Infine Rossi ha fatto riferimento al tema del credito “polmone vitale per lo sviluppo del commercio. Il mio pensiero è che occorra lavorare per mettere in sintonia le centrali del credito in Toscana: Fidi, i Confidi per l’artigianato e per l’industria, ComFidi di Confesercenti per costruire uno grande strumento utile a costruire rapidamente capacità di intervento coordinate e sinergiche”.