Firenze – La forchetta continua a divaricarsi, la vittoria del No si profila netta. E’ lo stesso premier, in diretta in Tv, a dire che la vittoria del No è netta, nettissima, si pone fra il 57 e il 60%. “Nonostante tutti i milioni di voti che abbiamo ricevuto, non è bastato”, dice Renzi, che si congratula con i leader del No, “cui toccano oneri e onori della vittoria”.
“Io ho perso – dice Renzi- dopo ogni elezione resta tutto com’è , io sono diverso. Ho veramente fatto tutto quello che penso si possa fare in questa fase. Credo nella democrazia, per questo quando uno perde non può fare finta di niente. L’unica chance che abbiamo è quella di credere in un futuro, non galleggiare. Andiamo via senza rimorsi. L’esperienza del mio governo finisce qui. Domani pomeriggio riunirò il consiglio dei ministri e salirò al Quirinale dove al Presidente della Repubblica consegnerò le mie dimissioni. Il governo sarà al lavoro in questi giorni, per una buona legge di stabilità e per le zone terremotate”.
Dimissioni immediate, dunque, al di là delle richieste subitanee in tal senso avanzate dal leader della Lega Salvini e da qualche esponente di Forza Italia.Dimissioni strategiche, dicono da altre parti, che consentirebbero a Renzi, alle prossime politiche, di rigiocarsi le carte, magari inalberando lo stendardo del “politico diverso”.
Intanto, il Pd convoca per martedì prossimo la direzione del Partito democratico, come annuncia il vicesegretario Lorenzo Guerini.