Pontassieve – E’ ufficiale da due giorni, per la precisione dal 17 novembre scorso: a Selvapiana non sarà costruito il termovalorizzatore. Dopo la firma dell’accordo – sottoscritto nella primavera del 2015 dalla Regione Toscana, con i comuni di Pontassieve, Dicomano, Figline e Incisa, Londa, Pelago, Reggello, Rignano, Rufina e San Godenzo, l’Ato Toscana Centro e le due società Aer Spa e Aer Impianti – che impegnava la Regione a eliminare l’impianto dalla pianificazione e individuare una soluzione che ne escludesse la realizzazione, è uscito il 17 novembre 2016 sulla “Gazzetta Ufficiale” la delibera della Giunta Regionale che sancisce ufficialmente l’avvio del procedimento che porterà a cancellare l’impianto dalla pianificazione.
Così si chiude una vicenda lunga che ha visto impegnati in prima linea le istituzioni locali, le associazioni ma soprattutto i cittadini delle comunità interessate. Un atto che mette un punto fermo, soprattutto una decisione attesa nei Comuni della Valdisieve che negli ultimi due anni hanno lavorato perché si arrivasse a questa decisione.
“Già dal primo giorno della campagna elettorale – spiega il sindaco di Pontassieve Monica Marini – non ho mai nascosto la volontà di trovare una soluzione che andasse oltre alla realizzazione dell’impianto e ho ribadito questo intento nell’ultimo consiglio comunale”. Tant’è vero che la cancellazione dell’impianto era già inserito e rappresentava uno dei punti più importanti del programma di mandato del sindaco Marini eletto nel 2014. ” In questi anni – continua Marini – abbiamo lavorato facendoci portavoce di questa volontà. Già anno scorso abbiamo accolto con grande favore l’apertura della Regione a cancellare l’impianto dalla pianificazione ed oggi ancor di più vediamo sancita ufficialmente questa decisione. Era l’esito che ci aspettavamo dopo l’accordo del 2015 e di questo siamo molto soddisfatti”.
A pesare sulla decisione e sulla volontà di trovare l’accordo, è stato senz’altro anche l’ottimo trend della produzione dei rifiuti urbani e dello sviluppo e del raggiungimento degli obiettivi di raccolta dei comuni: la differenziata, nell’aprile 2015 era a quota 59% (il dato regionale si riferiva alla raccolta del 2013), con Comuni come Rufina dove il valore si avvicinava al 70% e Pontassieve dove si attestava al 65%. Inoltre sul raggiungimento dell’accordo avevano pesato anche le valutazioni riguardo la sostenibilità dei costi di smaltimento, valutazioni che tenevano conto dei risparmi tariffari connessi alla mancata realizzazione dell’impianto.
Per quanto riguarda la vecchia struttura di Selvapiana, l’impianto, una volta riconvertito grazie a investimenti che perseguano obiettivi posti dalla strategia europea di gestione dei rifiuti e anche in un’ottica di green economy, resta al servizio della gestione dei rifiuti.