Borgo San Lorenzo – Dopo il recente ritrovamento avvenuto in un deposito di reperti del nord Italia, ecco spuntare nelle campagne toscane una Beretta calibro 22, e la memoria storica torna ai delitti del Mostro.
A distanza di molti anni dagli atroci delitti compiuti dall’omicida seriale conosciuto nel mondo come “Il Mostro di Firenze” il ritrovamento di un’arma, dello stesso tipo di quella usata per i massacri delle giovani coppie, ha fatto strabuzzare gli occhi agli inquirenti giunti a Borgo San Lorenzo, nella campagna fiorentina.
Sul posto della segnalazione sono arrivati in tanti, compreso il reparto scientifico dell’Arma dei Carabinieri, competente territorialmente ed attrezzato per sottoporre il reperto alle indagini di laboratorio: la mappatura dei bossoli è ben nota agli inquirenti che da anni tornano in allerta ogni volta che spuntano nuovi elementi o potenziali elementi utili a chiudere un caso ancora aperto. Il caso del pluriomicida che ha fatto scuola e che rappresenta nella storia della criminologia un esempio di serial killer senza volto. Non è il Mostro quel Pietro Pacciani, contadino morto da innocente durante un processo altrettanto noto poiché ripreso dalle telecamere e riproposto in numerosi documentari sui casi irrisolti.
La pistola, una Beretta calibro 22, sarebbe stata rinvenuta da una donna durante una passeggiata alla periferia del paese borghigiano, questo riporta Il Corriere Fiorentino ripreso immediatamente dalle radio locali