Firenze – Il Presidente del consiglio regionale toscano, Eugenio Giani, affida ai Social una riflessione sui risultati che arrivano dalle Olimpiadi di Rio 2016. Gli sport minori che tali sono spesso solo per la quantità di spazio occupato sui media, rischiano di finire soffocati dall’attenzione rivolta al calcio che in tutta la Toscana vive storie e tradizioni importanti dalle squadre di club al Torneo di Viareggio, passando per la grande Casa Azzurra di Coverciano.
Una Toscana capace di portare sul podio mondiale i propri atleti primeggiando sulle altre regioni, può accorgersi di loro ogni 4 anni? Sarebbe troppo poco.
L’ex assessore allo Sport del Comune di Firenze, vicino ai numerosi gestori di impianti cittadini e provinciali è anche presidente del Coni locale ed ha toccato con mano l’organizzazione sportiva di tutti quegli eventi che accomunano migliaia di toscani su campi che molto spesso non hanno un centrocampo, le panchine o le porte dove depositare il pallone. Sono discipline individuali in molti casi, dove gli atleti si allenano con grossi sacrifici dovuti non solo ai tempi e modi o abitudini necessarie per seguire il proprio traguardo, ma anche a causa di mezzi ridotti e dove non manca il saper ricorrere all’arte dell’arrangiamento.
Scrive Giani sul proprio profilo Facebook “L’Italia vince ad ora 23 medaglie, se seguiamo il criterio del luogo di nascita dell’atleta per regioni, addirittura 7 vengono dalla Toscana. La nostra è la prima Regione, ci segue la Sicilia con 5. Grazie a Niccolò Campriani 2 ori Tiro a Segno, Gabriele Rossetti oro Tiro a Volo, Marco Innocenti argento Tiro a Volo, Gabriele Detti 2 bronzi Nuoto, Rachele Bruni argento Nuoto. A loro aggiungo fuori dalla statistica Diana Bacosi che risiede e opera a Cetona in provincia di Siena, ma se il criterio è la nascita viene considerata umbra. Davvero straordinario il contributo della Toscana, modestamente frutto prima di tutto del talento degli atleti, ma anche in parte per la buona offerta di impianti, attenzione agli eventi, ottima cultura sportiva nelle nostre città, paesi, territori!”
“E ancora non è finita – aggiunge Giani – grazie e complimenti agli atleti toscani e a tutti gli azzurri a Rio che ci stanno offrendo belle soddisfazioni. Lo sport è importante, non dobbiamo accorgercene solo in occasioni quali le Olimpiadi!”.
Un rinnovato auspicio dunque, verso quella maggiore apertura che la Toscana può dare come esempio su un mondo che unisce a prescindere dal ruolo svolto sul campo.