Firenze – Due ore di sciopero, un successo. E’ andata così, la prima mobilitazione dell’Usb Publiacqua, avvenuto dopo il tentativo fallito di conciliazione tenutosi il 21 giugno 2016 davanti al prefetto fra i rappresentanti dell’Usb e i rappresentanti dell’azienda. Sciopero dalle 8 alle 10 di questa mattina 18 luglio, con la partecipazione, scrive il sindacato di base, di oltre il 73% degli addetti con punte del 100% alla depurazione. Lo sciopero di due ore era indetto per il comparto Reti/Impianti e Depurazione, tecnicamente gli addetti operativi dispacciati WFM.
“Non conta più il lavoro ben fatto, vogliamo metter fine a una condotta aziendale che ci umilia professionalmente e nella nostra dignità – si legge in una nota dell’Usb – mettere fuori gioco chi pensa di guidare l’Azienda alimentando paure, purghe e discriminazioni per chi alza la testa. Come non siamo più disponibili a tollerare ingenti risorse economiche disponibili per mega consulenze dei Guru di turno, auto blu a iosa per il Managment o mega sponsorizzazione da centinaia di migliaia di euro per gli amici degli amici e quando chiediamo indennizzi legittimi per i Lavoratori i cordoni della borsa sono sempre chiusi, analogamente per chi per essere riconosciuto il giusto inquadramento deve ricorrere ai Tribunali del Lavoro. Il tutto facendo pagare alla Cittadinanza bollette tra le più care d’Italia”.