Pontremoli punta sulla Francigena e inventa un nuovo turismo

Firenze –  Per la realizzazione del documentario “Storie, curiosità e misteri lungo la via Francigena” dopo essere entrati in Toscana dal passo della Cisa facciamo tappa a Pontremoli, in Lunigiana, alla confluenza del fiume Magra e del torrente Verde. La sua importanza storica deriva dalla posizione strategica che controllava le vie di comunicazione fra Liguria, Toscana e Valle Padana.

Tappa importante della Francigena ma anche dell’ancora più antico percorso dei Longobardi che transitavano dalla Cisa (detta allora Monte Bardone proprio dal nome dei Longobardi) coincideva probabilmente con la leggendaria città di Apua, dei Liguri Apuani. Imponente testimonianza di questo ruolo-chiave è il castello del Piagnaro che risale all’XI secolo e che ospita oggi il museo delle statue-stele. Uno spettacolo sbalorditivo questo gruppo di menhir antropomorfi risalenti all’età del rame e all’età del ferro (uno dei più numerosi e omogenei a livello europeo) ritrovati ritrovati nelle foreste del bacino del Magra in genere castagneti e si è ipotizzato che fossero magiche sentinelle dei boschi ritrovati nelle foreste del bacino del Magra.

Sempre a Pontremoli troviamo il famoso labirinto, scolpito nel XII secolo su una lastra di arenaria: allegoria del viaggio dei pellegrini lungo la Francigena e della difficile ricerca della verità . Ma nella stessa località ci sono molti altri punti d’interesse culturale e turistico come cerchiamo di scoprire in questa intervista con il Sindaco Lucia Baracchini.

Pontremoli, celebre tappa della Francigena…  ma oggi è anche un punto di sosta d’importanza turistica  ?

“Sicuramente Pontremoli è ben rappresentata dall’immagine datami da un turista irlandese qualche tempo fa: Una gemma nascosta, riferendosi con queste parole al significativo patrimonio architettonico del borgo di origine medievale e al fascino delle Statue Stele, popolo di pietra che dall’alto del castello del Piagnaro vigila su Pontremoli. Partendo da questa immagine e unendovi ciò che rappresenta la via Francigena, non solo in termini di affluenza di pellegrini, ma anche nel suo significato più intimo di percorso alla ricerca  del senso della vita e del proprio sé, credo davvero di poter dire che Pontremoli  sia testimone d’eccezione di un nuovo modo di fare turismo, bilanciata sintesi di bellezza e  senso della Persona.

La nostra città, proprio per la sua storia, è ricca di chiese  e di luoghi di culto, così come di siti particolarmente adatti alla introspezione e all’analisi di tutto ciò che concerne la Persona.

I tanti pellegrini che quotidianamente transitano per la nostra città sono certa si portino via le sensazioni che quest’atmosfera, un po’ fuori dal tempo e dallo spazio, ancora ci regala.  A tutto ciò si deve aggiungere la necessità di essere comunque al passo con i tempi guardando al passato in un’ottica di costruzione del futuro. Questo è quello che è Pontremoli oggi, un presidio appenninico di estrema importanza storica, proprio per la sua strategica posizione geografica, che riesce a coniugare le tante esigenze del terzo millennio con il senso più profondo del cammino”.

Cosa trova il visitatore che giunge a Pontremoli?

“Come già anticipato sicuramente le tante chiese tutte con considerevoli opere pittoriche e scultoree, una fra tutte la chiesa di Nostra Donna, splendido gioiello di stile barocco. I tanti palazzi che accompagnano il cammino del pellegrino o del turista nel loro scendere dal monte Bardone, il castello del Piagnaro con il Museo delle Statue Stele, la Vetrina della Città, con il suo rappresentare ciò che Pontremoli offre, il campanone, luogo simbolo della nostra città, il labirinto, simbolo per eccellenza della via Francigena, per non parlare di attrattive naturalistiche, come ad esempio gli Stretti di Giaredo, il Piscio e la Pisciarotta”.

Ci  saranno nei prossimi mesi   iniziative  culturali  e  turistico/culturali che servano a  valorizzare il territorio?

“Assolutamente sì. il calendario che stiamo completando è già ricco di eventi culturali, per l maggior parte organizzati in Piazza della Repubblica, luogo simbolo del Premio Bancarella  che negli ultimi anni è venuto ad ospitare un’altra manifestazione di tipo prettamente culturale- divulgativo: Il Salotto d’europa. Il dettaglio degli eventi è comunque rintracciabile sul sito del comune o su  www.pontremoliportaditoscana.it, luogo di diffusione della dimensione artistico, architettonico, enogastronomici e paesaggistico della nostra città. Pontremoli sarà inoltre sede di un masterclass di strumenti musicali ( in primis il violino a cura del maestro Plotino) ed uno di canto lirico, organizzato dalla nostra concittadina Chiara Angella ( Progetto Voce).

Al castello si susseguiranno eventi e iniziative all’insegna del binomio arte e gusto e tutto il territorio sarà un grande laboratorio all’aperto di relazioni umane, sociali, di intrattenimento e di inno al gusto”.

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