Pisa – È stato riaperto oggi, venerdì 6 maggio, l’antico ingresso di Via Roma dell’Orto Botanico dell’Università di Pisa, che era stato inaugurato a metà del XVII secolo e dismesso in epoca successiva. Il ripristino dell’ingresso settecentesco ha comportato, con il restauro del cancello monumentale, la ristrutturazione di alcuni locali nell’edificio che si affaccia su Via Volta e il consolidamento strutturale del muro di cinta che delimita il giardino su Via Roma. Altri interventi significativi hanno inoltre riguardato la parte botanica, con un’attenta manutenzione delle collezioni esistenti e la creazione di nuove serre dotate di avanzati impianti geotermici per la climatizzazione interna e per l’irrigazione.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno portato il loro saluto il rettore Massimo Mario Augello, il sindaco, Marco Filippeschi, e la funzionaria della Soprintendenza, Marta Ciafaloni, cui sono seguite le relazioni dei professori Lucia Tomasi Tongiorgi, delegata dell’Ateneo per le Iniziative Culturali, e Lorenzo Peruzzi, coordinatore scientifico dell’Orto Botanico.
Nel suo intervento, il professor Augello ha sottolineato che con il passaggio odierno “prende forma un progetto più ampio, all’interno del quale l’Orto Botanico potrà consolidare il suo rilievo scientifico come asse portante del Sistema Museale dell’Ateneo e della città tutta, e sviluppare a pieno le sue enormi potenzialità”. Il rettore ha poi ricordato l’investimento complessivo di quasi sei milioni di euro, che permetterà di riqualificare la struttura secondo le esigenze di una moderna struttura espositiva, dotandola dei necessari servizi di supporto, compresi un bookshop, una sala convegni, una nuova cartellonistica e l’adeguamento dei percorsi a utenti disabili.
“Si tratta di un investimento importante per la città – ha continuato il sindaco Filippeschi – Ora dobbiamo fare un ulteriore investimento di comunicazione per far conoscere questo polo ai pisani e ai turisti. Si tratta del pezzo di un mosaico molto importante, ad un passo da Piazza dei Miracoli, sul percorso che va verso i Lungarni e porta ai Vecchi Macelli con la futura Cittadella Galileiana, al Parco della Cittadella, ai restaurati Arsenali Repubblicani, Torre Guelfa e Fortilizio della Cittadella, e agli Arsenali Medicei, dove nascerà il Museo delle antiche navi.”
Nei prossimi mesi, all’interno dell’Orto saranno completati il restauro della Palazzina dell’antica Fonderia (detta delle Conchiglie), che diventerà uno spazio dedicato al Museo Botanico, e il recupero funzionale del Palazzo centrale, già sede dell’ex Istituto di Botanica. Quest’ultimo edificio accoglierà sette degli undici musei che fanno parte del patrimonio dell’Ateneo, disposti secondo un percorso espositivo che seguirà il filo conduttore della ricerca scientifica e del suo rapporto con la didattica universitaria.