Sinistra Italiana e Per Sesto convocano assemblea pubblica, sala gremita

Sesto Fiorentino (Firenze) – Tanta gente così era tempo che non se ne vedeva: pieno successo dunque per l’assemblea pubblica convocata ieri sera, al circolo Arci La Costituzione di Quinto Basso, da Sinistra Italiana e Per Sesto. Assemblea pubblica in cui si è “cominciato a discutere” del futuro di Sesto e delle questioni prioritarie, in buona sostanza riassunte da Lorenzo Falchi, il candidato sindaco sostenuto dai due gruppi politici, “No all’aeroporto, no all’inceneritore, un’amministrazione attenta ai temi del lavoro, il rilancio della cultura e la rivitalizzazione del centro cittadino”.
Ma al di là delle posizioni sostenute, il vero dato politico della serata è stato, come commenta il collega Flavio Gori, presente all’assemblea, proprio il fatto che la partecipazione sia stata superiore a qualsiasi aspettativa. Tant’è vero che, come raccontano gli organizzatori, persino le sedie non sono bastate, anche quando sono state aggiunte andandole a ricercare in altre sale: alcuni cittadini sono comunque rimasti in piedi.

 Il dato è tutto politico per vari ordini di ragioni. Intanto, per la questione della partecipazione in se’, visto che “si tenta di far passare un tipo di gestione della democrazia che “scoraggia” la partecipazione popolare, limitandola a pochi momenti plebiscitari di voto”, dice Gori. Altro punto interessante, quello dei tanti “ritorni” di persone “sparite” dalla politica negli ultimi anni. “Un segnale forte – commenta Gori – che va nel senso di un rinnovato desiderio di “politica” al di là del disamoramento che, almeno a Sesto, è stata conseguenza di una certa deriva del partito di riferimento”. Il riferimento al Pd e a tutte le polemiche sulla giunta capitanata dal sindaco Biagiotti che si conclusero con la “cacciata degli otto” dissidenti (fondatori di Per Sesto), è chiaro.

lorenzo falchiInfine, la capacità dimostrata dal giovane candidato (37 anni) di avviare un buon feeling con i suoi elettori. Ciò che piace di più, come dicono in tanti, è “capacità di ascolto e umiltà”. “Intanto – conclude Gori – è interessante avere un candidato che, pur giovane, mette insieme già un discreto bagaglio di esperienze politiche, oltre ad avere un atteggiamento che definirei di giusta umiltà: vale a dire, la volontà di non instaurare una leadership escludente con tanto di cerchi più o meno magici, quanto piuttosto quella di circondarsi di uno staff di competenze normalmente partecipanti alle decisioni”. Più capo di gabinetto, insomma, che leader. E questo, secondo molti che erano presenti ieri sera, potrebbe rappresentare davvero un modo “alternativo” e “attirante” rispetto alle modalità imperanti non solo in Toscana ma in tutto il paese. Un “primus inter pares”, insomma. Ricordiamo che Falchi ha iniziato a fare politica nei primi anni Duemila nel Social Forum sestese, poi come consigliere comunale del PdCI e di SEL per due legislature, dal 2004 al 2014. Tra le file di SEL è stato uno dei promotori, nel 2014, della nascita della coalizione Sesto Bene Comune.

 

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