Firenze – Anche oggi in consiglio comunale, anche oggi a testimoniare, con la presenza, con le parole, con i fatti, che non si può vivere senza diritti, senza pensione, senza contributi, senza niente. Specialmente se la prima cosa a essere portata via è stato il lavoro. Così, Lida e Marzia, le due esodate senza esodo del Maggio, domani, 8 marzo, saranno alle porte del sindaco Nardella, con documentazione di tutti gli sbagli che le hanno riguardate alla mano, per lo sblocco della loro situazione.
E sono state un pugno di consigliere comunali a sostenere nero su bianco la loro determinazione, da donne a donne, ecco che esce il comunicato firmato Cristina Scaletti, Donella Verdi, Arianna Xekalos, Silvia Noferi, Miriam Amato: “Domani Marzia Lippi e Alida Cavallucci, le due ex lavoratrici del maggio musicale fiorentino poste nel terribile limbo del prepensionamento senza pensione e senza sussidio di disoccupazione e senza dignità stazioneranno nell’anticamera del Sindaco a Palazzo Vecchio, sperando in un intervento del primo cittadino presso la sovrintendenza della Fondazione per sanare la loro situazione. Chiediamo quindi a tutti come segno di vicinanza a Marzia e Alida di portare in occasione dell’8 marzo, festa della donna, una mimosa per ricordare il rispetto dei diritti delle donne lavoratrici”.