Firenze – “Il Comune ha il dovere di trovare una soluzione, anche perché il sindaco è il Presidente della Fondazione“. Sulla questione che riguarda i due “esodati non esodati”, vale a dire le due lavoratrici del Maggio rimaste senza lavoro, pensione, stipendio, contributi, buonuscita, insomma, senza niente, al di fuori della certezza di aver perso il lavoro, è intervenuta la consigliera pentastellata Arianna Xekalos, ieri in consiglio comunale. E la sintesi del suo intervento è: “Fate presto, non c’è più tempo”.
“Una soluzione è stata trovata per tutti i lavoratori, dai tecnici ai ballerini, tranne che per loro due – puntualizza Xekalos – È una vergogna che dopo quasi 9 mesi ancora non ci siano riposte. Sembra quasi che siano state prese di mira. Non è accettabile che ancora, dopo tutto questo tempo, si parli di possibili soluzioni e tavoli tecnici senza dare soluzioni e risposte concrete, perché mentre noi continuiamo a parlarne, loro continuano ad essere senza lavoro, senza stipendio e senza la possibilità di accedere alla pensione”.
Di fatto, come spiega la stessa consigliera, l’iter che avrebbe dovuto portarle al prepensionamento non è “stato rispettato (legge 112/2013). Per accedervi serve il consenso spontaneo delle lavoratrici, in questo caso però, il consenso non c’è mai stato. Per accedere al prepensionamento la Fondazione doveva inviare la delega delle due lavoratrici – che per una vita si sono dedicate a trucco e parrucco, e biglietteria – all’ente. Delega che non è mai arrivata, in quando mai stilata”.