Firenze – Certo che il primo pensiero è stupore e delusione: chiude lo spazio storico fiorentino de La Corte Arte Contemporanea. Nella stretta e avvolgente via de’ Coverelli , che contorna parte posteriore della Basilica di S. Spirito non vedremo più capannelli di persone che colloquiano piacevolmente davanti alla Galleria. La Corte A.C è stata in questi ultimi 20 anni certamente un luogo d’Arte, ma soprattutto un luogo di scambio culturale, un luogo di incontro, un luogo dove si intessevano trame intellettuali , dove sono nate amicizie, collaborazioni professionali ed affettive, dove tutto si ammorbidiva in un’atmosfera piacevole e propositiva sotto la guida e i consigli di Rosanna.
Arriva in sella alla sua bici, elegante e sorridente, con la chioma rossa che più rossa non si può , apre per l’ultima volta il bandone della sua ed ormai anche nostra Galleria. S’illumina lo spazio espositivo e svela al passante tutto il suo fascino. Una struttura non facile da gestire per gli artisti, ma che ha sempre stimolato la loro fantasia e creatività. Due colonne portanti a sorreggere volte a crociera, una scalinata nascosta a fondo cieco con caratteristico balconcino sullo spazio sottostante; ecco che molti artisti hanno qui esposto opere site specific che colloquiavano con l’ambiente e ne esaltavano la peculiarità.
Il prossimo 28 febbraio cittadini, curatori, artisti, intellettuali potranno partecipare ad una grande festa. Una festa di saluto… dalle 15 fino alle 22, con molteplici iniziative artistiche, proiezioni di video, performance, fotografie, ricordi narrati, interventi poetici e tanta musica.
Il nucleo principale dell’evento sarà la presentazione del libro 1996/2016 -20 anni a La Corte. “Sì, lo spazio fisico della Corte in Via de’ Coverelli termina qui l’attività espositiva legata all’arte….( dice Rosanna Tempestini Frizzi)… Nuove destinazioni d’uso attendono il numero civico 27/r, che nulla avranno a che fare con progetti di pittura, scultura e simili. Ma il percorso dell’Associazione Culturale non è esaurito. Tutt’altro. Perde stanzialità…” ma si apre all’Europa, al mondo, alla rete. Nel futuro della Corte A. C. accanto ad alcuni spazi “virtuali” il progetto ne prevede altri concreti e reali dislocati in giro, diffusi come usa dire, liquidi ed estemporanei, legati al momento e alle circostanze. A Berlino, in Svizzera, in Sardegna, a Roma, a Volterra…
Naturalmente la storia di questi ultimi vent’anni è stata complessa e spesso piena di difficoltà ma Rosanna Tempestini Frizzi ha sempre superato ardue prove con il suo sorriso accattivante e con il suo fascino . Ha condotto la Galleria creando professionalità e sviluppo culturale per la città. Quanti artisti, curatori e pubblico sono passati di lì,hanno tessuto fili, legami affettivi , culturali; passaggi e movimenti al di fuori di categorie anagrafiche e stilistiche.
È così che l’arte unifica per potenziare crescita e conoscenza.
Per questa capacità di intessere legami riaffiora alla mente il ricordo di Ersilia. Non solo nome di donna ma una delle Città Invisibili di Italo Calvino. I rapporti come fili. Sottili, emozionali, di colore diverso, a seconda delle relazioni intessute. Si dispiegano tra porte e palazzi, tra travi e strade, tra lampioni ed alberi. Intrecciano vite diverse e quando la ragnatela è satura gli abitanti vanno via.
Lasciano la loro città e riedificano Ersilia altrove. Tessono con i fili una figura simile che vorrebbero più complicata e insieme più regolare dell’altra. E’ un’immagine suggestiva, che offre coordinate per altre strade ed altri assetti .
E’ l’immagine che vogliamo augurare al progetto di Rosanna.
Foto: Rosanna Tempestini Frizzi