Firenze – Se le temperature salgono, le prime fioriture sorgono inarrestabili, in particolare per susini e peschi. Lancia l’allarme la Coldiretti Toscana che sottolinea la scomparsa dei “giorni della merla” vale a dire i giorni che per tradizione sono fra i più freddi dell’anno.
Colpa dell’anticiclone che è tornato sull’Italia negli ultimi giorni di gennaio e che ha portato temperature da record, segnando punte massime di 15° (il 29 gennaio, vale a dire ieri) che influiscono sulle leggi non scritte ma ferree della natura. Così mandorli, susini, peschi, ingannati dal tepore, fioriscono. Un grande rischio, visto che sono ancora possibili gelate e ritorno del freddo, che si unisce alla siccità, che mai come quest’anno ha funestato l’inverno.
Per fare un esempio che renda la situazione, anno scorso, informa Coldiretti, le temperature erano mediamente più basse rispetto alla media attuale di almeno 8°. Così, se sulle fronde ci sono i fiori degli alberi da frutto, sulle prode e nei prati fioriscono primule, viole, margherite e mimose. Ma i coltivatori sono preoccupati. Non ultimo anche il grande interrogativo che riguarda gli insetti patogeni, “ringalluzziti” dalle temperature miti.