Fiorentina in pressing sul Comune: nel 2021 prima gara nel nuovo stadio

Firenze – Dopo la rivelazione del sindaco Nardella sulla corposa documentazione sul nuovo stadio, documentazione spedita dalla Fiorentina in Comune, sempre dalla società viola è giunta una comunicazione ufficiale sullo stato dell’arte. Con la  precisazione che il club non ha chiesto nessuna proroga ma bensì ha definito il percorso e i tempi occorrenti per rendere concreto il progetto stadio. Intanto ora la palla la devono giocare i tecnici del Comune che hanno da esaminare il materiale appena inviato ovvero, come si legge nel comunicato del club viola: “Una  serie di integrazioni progettuali, per la realizzazione del nuovo stadio, complementari a quanto era stato depositato prima della presentazione alla città del 10 marzo scorso. Si tratta di un approfondimento, coerente con il cronoprogramma della procedura, che consentirà allo stesso Comune di Firenze di confermare il ‘pubblico interesse’ del progetto, propedeutico alla ulteriore progettazione che potrà essere sviluppata entro sei mesi dall’approvazione della variante di piano per la ricollocazione di Mercafir. La variante darà infatti quella certezza di area, di vincoli e di tempi tecnicamente indispensabile per procedere”.

E questo è un nodo importante perché in questo periodo di sei mesi, andrà rivista la pianificazione urbanistica dell’area (compito della giunta) ma poi ci sarà da risolvere la  questione di chi compera quei terreni dell’area di Castello (sono di Unipol) un compito che spetta alla Fiorentina o ai  suoi eventualità sponsor.

La Fiorentina è comunque determinata ad andare avanti anche perché dal ministero dell’Ambiente, di concerto con il ministro dei Beni Culturali, è arrivato il decreto di giudizio favorevole di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per i lavori di ampliamento della pista e i lavori al terminal dell’aeroporto sistemando così un altro tassello del disegno complessivo di tutta l’area.
“Verrà quindi realizzata un’infrastruttura, del livello che Firenze merita – afferma la Fiorentina – che sarà al contempo un elemento di qualificazione urbana, un fattore di sviluppo economico e sociale, un asset per rafforzare la società e uno strumento importante per rendere più competitiva la squadra”.

Palazzo Vecchio e Fiorentina quindi uniti verso la metà. Questo almeno è il proposito del club che afferma: “Nel percorso per raggiungere questo importante risultato – commenta Daniela Maffioletti, Consigliere di Amministrazione di ACF Fiorentina SpA, con delega per questa iniziativa – Il Comune e la Società proponente hanno due ruoli assolutamente ben distinti e proprio la procedura prevista dalla legge affida loro compiti chiari e diversi il cui rispetto è fondamentale e irrinunciabile. Ciò non toglie che vi sia un’unità d’intenti e d’azione nel voler realizzare l’opera rapidamente e nel migliore dei modi. E giocare la prima partita nel nuovo stadio entro il 2021 è un obbiettivo ancora raggiungibile.”

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