Firenze – Una serie di accuse mosse dal vicepresidente di Toscana Aeroporti ai sindacati e ai lavoratori fanno scattare la reazione dell’Usb, che in una nota definisce le parole del vicepresidente Naldi “gravissima e irricevibili.
Sul tavolo è sempre la questione delle esternalizzazioni dei servizi a terra, che sono un obiettivo dell’azienda e a cui i sindacati resistono con forza.
L’esternalizzazione come sistema, dicono dall’Usb, mette sotto attacco ” il salario, l’occupazione e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori degli aeroporti toscani. E’ storicamente provato che i processi di esternalizzazione dei servizi aeroportuali avvenuti negli aeroporti italiani non hanno innescato alcun processo virtuoso, come vorrebbero le leggi sulla libera concorrenza, ma al contrario hanno generato ovunque compressione dei salari, abbassamento dei diritti, aumento della precarietà e del ricorso agli ammortizzatori sociali”.
Inoltre, continua la nota, “non esiste normativa che imponga a Toscana Aeroporti di esternalizzare il settore della Security aeroportuale, come dimostrano le tante società di gestione che lo controllano direttamente, mentre esiste soltanto la volontà aziendale di disfarsi di un centinaio di lavoratrici e di lavoratori che si vedrebbero cambiare il contratto del trasporto aereo con quello della vigilanza, con annessa perdita di salario e tutele”.
Un altro punto dove la polemica s’invelenisce, è quello che riguarda il cosiddetto “sciopero bianco” di cui sono stati accusati i lavoratori della Security ai varchi. “Si dimentica di dire che quelle lavoratrici e quei lavoratori, nonostante le difficili condizioni lavorative a causa di un terminal palesemente inadeguato ad accogliere i 5 milioni di passeggeri, hanno brillantemente superato di recente le ispezioni di livello europeo”.
In conclusione, un’ulteriore precisazione del sindacato di base, per quanto riguarda la presunta commistione fra politica e sindacato all’interno di Toscana Aeroporti, in cui l’Usb specifica la sua natura di “sindacato indipendente, che non risponde a nessun partito politico”.