Nuovo asfalto fonoassorbente per cinque strade regionali

Firenze – Sei cantieri e 800.000 euro di investimento tratti dai fondi contro l’inquinamento acustico, per riasfaltare con asfalto fonoassorbente alcune strade regionali particolarmente critiche dal punto di vista del rumore.

“Continua l’impegno della Regione per rendere migliori le strade toscane, dal punto della sicurezza stradale ma non solo – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – in questo caso, infatti, l’intervento finanziato non solo rende migliore il manto stradale a livello di percorribilità e sicurezza, ma abbatte l’inquinamento acustico rendendo così migliore la strada non soaltanto per chi si muive, ma anche per chi vi abita vicino”.
Gli interventi di risanamento acustico finanziati dalla Regione,  appaltati a fine settembre (per un importo esatto di 826.310,59 €) sono suddivisi in 5 lotti:

– SR 436 “Francesca” in località Pieve a Nievole (PT), dal Km 2+500 al Km 3+400. Intervento già completato;
– SR 65 “Della Futa” in località La Lastra (FI), dal Km 4+903 al Km 6+000. Intervento di prossimo avvio;
– SR439 “Sarzanese Valdera” in località Cascine di Buti (PI), dal Km 49+270 al Km 51+085. Intervento attualmente in corso;
– SR 302 “Brisighellese Ravennate” in località Marradi (FI), dal Km 63+000 al Km 64+000. Intervento già completato.

L’ultimo lotto, composto da due interventi di prossima realizzazione, è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo NEREiDe (Noise Efficiently REduced by recycleD pavements, nato per ridurre il rumore tramite pavimentazioni stradali realizzate con materiali riciclati, cui aderisce ARPAT) e comprende due tratti nel Comune di Massarosa (Lu): la SR439 “Sarzanese Valdera”, nelle località Bozzano e Quiesa) dal Km 16+860 al Km 18+540, e la SR439 Sarzanese Valdera“, in località Pian del Quercione dal Km 12+100 al Km 12+920.
Vista l’adesione al progetto NEREiDe nel Comune di Massarosa sarà impiegata in via sperimentale del polverino di gomma nell’asfaltatura. Uno dei due tratti (quello che coinvolge Bozzano e Quisa) verdà impegata la tecnologia DRY, mentre nell’altro (quello di Pian del Quercione) sarà utilizzata la tecnologia wet. L’Università degli Studi di Pisa, partner di progetto, sta lavorando sui materiali ed entro breve si potrà procedere alla stesa.

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