Firenze – Nel ciclismo toscano è tempo di bilanci. Quello relativo alla categoria juniores è davvero eccellente in tema di risultati. Molto meno sotto il profilo organizzativo appena 22 le gare allestite in Toscana nel 2017 (durante la stagione alcune nostre squadre hanno affrontato costose trasferte per correre in altre regioni).
Bilancio negativo anche sotto il profilo dei tesserati ufficiali che sono stati appena 123 (ed in realtà appena un centinaio hanno partecipato alle gare). E le società con squadre di juniores sono appena dodici. Su questi dati negativi ha influito in maniera determinante la crisi economica dell’Italia che ha allontanato dal ciclismo tanti sponsors. In conseguenza di questa crisi sono in atto trattative (alcune già concluse) fra società per apparentarsi e dividere così le spese.
Altra musica per quanto riguarda il bilancio dei risultati. Un bilancio invidiabile. Andrea Innocenti è stato tra i “numero uno” a livello nazionale. Tra le sue vittorie infatti quelle “internazionali” quali una a tappe in Francia ed il Giro della Lunigiana. La maglia tricolore è stata conquistata dall’aretino Alessio Acco, altro ragazzo da seguire con interesse.
Andrea Innocenti è corridore completo. Molto forte a cronometro – è campione toscano di questa specialità – formidabile passista, ma è anche veloce, valido in salita anche se non si può annoverare tra gli scalatori puri. Insomma è una speranza del ciclismo italiano. Nella prossima stagione Andrea Innocenti correrà tra gli under 23 con la maglia della Maltinti di Empoli.
Ma anche gli altri juniores più in vista 2018 saliranno di categoria come Filippo Magli ingaggiato dal dalla Mastromarco di Pistoia; Federico Molini ed Alessandro Iacchi debutteranno negli under 23 della Hopplà Petroli Firenze.
Classifica di merito 2017. 1°) Innocenti Andrea (Stabbia Ciclismo) p. 215; 2°) Magli Filippo p. 108; 3°) Molini p. 93; 4°) Acco p. 89; 5°) Simone Benedetti p. 73; 6°) Cataldo, campione toscano, p. 64; 7°) Simone Innocenti p. 38; 8°) Iacchi p.34; 9°) Cepa p. 33; 10°) Giachi p. 26.
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