Anno scolastico, Cgil: “Tutti i numeri che la Ministra non sa”

Firenze – Ordinato avvio dell’anno scolastico? Bugia. Lo dice la Flc Cgil Firenze, rispondendo con i dati alle affermazioni della Ministra Fedeli, che aveva citato anche la Provincia di Firenze, annunciando un “ordinato” avvio dell’anno scolastico. “Anche quest’anno le scuole (fiorentine, ma non solo) hanno cominciato nel caos, con le cattedre scoperte e con orari di insegnamento ridotti a causa della mancanza di personale. Non possiamo accettare che si continui a non riconoscere il grave declino in cui versa la scuola italiana e tutto il sistema di istruzione”, è la risposta del sindacato. Ed ecco la “pezza d’appoggio”: nel fiorentino ad oggi mancano ancora numerosi docenti in scuole complesse come Buontalenti (- 34 cattedre), Saffi (- 35 cattedre), Sassetti Peruzzi (- una decina di cattedre), ITI L. Da Vinci (- 20 cattedre, e 7/8). Mancano anche oltre 20 collaboratori scolastici.

Il quadro presentato nel dettaglio dall’organizzazione sindacale:

Infanzia e Primaria. Le procedure di individuazione dei supplenti annuali inseriti in GAE sono effettivamente partite entro il 15 settembre, ma non sono terminate in coincidenza dell’avvio delle lezioni e si sono trascinate per qualche giorno ancora: per la Primaria fino al 25 settembre (per un totale di 47 scuole che avevano ancora da completare l’organico) e restituzione alle scuole di 373 posti di sostegno (tra posti interi e spezzoni); per l’Infanzia fino al 3 ottobre, con 11 scuole ancora da sistemare e restituzione alle scuole di 199 posti di sostegno (sempre tra posti interi e spezzoni).

Secondaria di Primo e Secondo grado l’avvio dell’anno scolastico è stato ancora più disastrato: a partire dal 9 settembre si sono susseguiti una serie di rinvii, i quali, di comunicazione in comunicazione, hanno posticipato le fatidiche convocazioni degli aspiranti supplenti delle GAE al 2 ottobre.

“Risulta pertanto infondata – dicono dalla Cgil – l’affermazione della Ministra secondo la quale è stato a metà settembre che l’Ufficio Scolastico Provinciale ha interrotto le operazioni di nomina. Di conseguenza risulta priva di fondamento anche l’affermazione per cui sempre da metà settembre sarebbe stato compito delle scuole nominare i supplenti: il famoso “testimone” è stato loro consegnato definitivamente solo il 4 ottobre, quando – dopo apposita comunicazione ufficiale – l’Ufficio Scolastico Provinciale ha dato il via libera alla nomina dei supplenti da parte dei singoli istituti”.

Inoltre, sempre tenendo come punto fermo i numeri, “è evidente – dicono dal sindacato –  che anche l’altra affermazione della Ministra – quella per cui mancavano da nominare solamente 679 docenti – non è suffragata dai numeri: limitandosi alla sola scuola secondaria, a metà settembre l’amministrazione periferica del MIUR doveva ancora nominare docenti per coprire l’equivalente di 1575 cattedre”.

Posti di sostegno, “Confermiamo che all’inizio dell’anno scolastico i posti da assegnare erano i seguenti: 571 cattedre per Infanzia e Primaria, 718 per la Secondaria, per un totale di 1289. Il che permette di affermare che a metà settembre erano appunto quasi 1300 i posti di sostegno scoperti”.

Tirando le somme, “ad oggi mancano ancora numerosi docenti in scuole complesse come Buontalenti (- 34 cattedre), Saffi (- 35 cattedre), Sassetti Peruzzi (- una decina di cattedre), ITI L. Da Vinci (- 20 cattedre, e 7/8 ITP)”.

Ed ora, la questione delle responsabilità. “Guai a pensare che la responsabilità adesso sia delle scuole che hanno ricevuto questo “testimone scomodo “ in una situazione di organico sottodimensionato, con una mole di lavoro enorme: basti pensare che ci sono impiegati nelle segreterie che da soli hanno convocato ed espletato le procedure burocratiche relative”, dice la Cgil.

Questione ATA, vale a dire il personale non docente, ugualmente necessario per il funzionamento delle scuole. Completamente dimenticato dalla Ministra, “sbaglio politico”, secondo il sindacato, che ne mina la credibilità: “Secondo la Ministra le scuole non sono gettate nel caos dal fatto che a partire dal 2015 sono stati operati feroci tagli agli organici, tali da mettere a rischio il normale funzionamento degli istituti? Oppure per il fatto che vige ancora la norma della totale impossibilità di sostituire gli assistenti amministrativi e gli assistenti tecnici in caso di assenza anche prolungata, e l’impossibilità di sostituire i collaboratori scolastici i primi sette giorni di assenza? Come si fa a parlare di “ordinato avvio dell’anno scolastico” se in Provincia di Firenze, a fronte di circostanziate richieste delle scuole per ottenere un incremento del numero dei collaboratori scolastici e garantire così sicurezza, sorveglianza e apertura dei plessi scolastici, trasmesse dall’Ufficio Scolastico Territoriale all’Ufficio Scolastico Regionale, quest’ultimo ha voluto “fare la tara” alla stessa sua Amministrazione e ha “concesso” un numero inferiore alle richieste? Ad oggi, mancano ancora oltre 20 Collaboratori scolastici nelle scuole fiorentine. Per questo partirà presto una mobilitazione, per il personale ATA, che non è più rinviabile”.

Tirando le somme, la Cgil conclude “Non possiamo accettare che si continui a non riconoscere il grave declino in cui versa la scuola italiana e tutto il sistema di istruzione. Noi non vogliamo rassegnarci a un paese in cui sia fisiologico il precariato nella scuola, prevedibili le disfunzioni, privi di insegnanti di sostegno le classi con ragazzi diversamente abili, sotto organico il personale delle segreterie, quello dei laboratori e quello dei collaboratori scolastici.Nonostante anche nel disegno di Legge di Bilancio recentemente presentato manchino il coraggio e la lungimiranza, non smetteremo di chiedere un serio investimento pubblico nei settori dell’istruzione, pari ad almeno un punto percentuale di PIL, che – oltre a rinnovare il contratto dei lavoratori pubblici con un adeguato apporto di risorse – permetta di superare il precariato e garantire alti livelli di istruzione ai nostri ragazzi”.

 

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