Firenze – Più infortuni, più malattie professionali, ma la Regione Toscana informa che dal 1 settembre ha cancellato il settore ‘Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro’ declassandolo e facendolo confluire in un’unica struttura che assomma altre competenze. La notizia viene data dai consiglieri Tommaso Fattori, capogruppo in consiglio regionale di Sì Toscana a Sinistra, e da Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a Sinistra in Palazzo Vecchio.
Eppure, ribadiscono i due esponenti della sinistra, c’è anche la comunicazione ufficiale di Inail, che informa che, in Toscana, dall’inizio dell’anno, sono già 38 i morti sul lavoro. Senza contare le recenti vittime di Lucca e Prato.
“Già a luglio, con un’interrogazione in Consiglio regionale, avevamo denunciato la grave situazione di un settore strategico che da tempo non era più dotato di un dirigente specifico. Ora si dichiara di voler risparmiare qualche spicciolo proponendo una discutibile riorganizzazione e un accorpamento che contrasta con le numerose campagne di prevenzione sulle quali la Regione sta giustamente impegnando risorse – si legge nella nota congiunta – sul lavoro non si scherza, tanto meno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: è questione che meriterebbe la massima attenzione da parte della politica e delle istituzioni, soprattutto quando si tratta di fare scelte organizzative dirimenti, invece di recitar discorsi retorici ogni volta che i lavoratori ci lasciano la pelle. Non possiamo accettare il tentativo di risparmiare qualche euro avendo in cambio un danno clamoroso all’organizzazione dei controlli e della prevenzione. Se un ente non ha modo di prevenire le violazioni, non controlla e non riesce a sanzionare, poi non si possono versare lacrime di coccodrillo”.