Securpol, scatta il conto alla rovescia per i lavoratori, a rischio 1500 famiglie

Firenze – Cinque giorni, anzi, da oggi, quattro. E’ questa la clessidra cui sono fissi gli occhi di 1500 persone, operatori della Securpol, che allo scadere del termine sapranno cosa ne è del loro futuro. E il rischio è che non sia esattamente un lieto fine.  Il prossimo 25 luglio, infatti, se non ci saranno novità e decisioni, decadranno i termini e all’istituto di vigilanza armata verrà revocata la licenza a svolgere qualsiasi servizio di sicurezza. Davanti a questo rischio, la bussola che muove la Uiltucs Toscana, categoria della Uil che tutela le guardie giurate e segue il settore della sicurezza, punta in un’unica direzione: salvare il posto di lavoro delle quasi 1.500 guardie armate della Securpol che ogni giorno si impegnano con professionalità e affidabilità, mettendo quotidianamente a rischio persino la propria vita.

“Per raggiungere questo fondamentale obiettivo – dichiara Marco Conficconi, segretario generale della Uiltucs Toscana – abbiamo bisogno che la licenza affidata all’istituto venga immediatamente assegnata”.

 

“Il Prefetto di Arezzo, – continua il segretario generale – ha creato con estrema chiarezza e correttezza, le condizioni affinché i Custodi nominati dal tribunale di Roma possano individuare velocemente un titolare della licenza, ma purtroppo, ad oggi, pare che nulla sia stato fatto in questo senso dai due Custodi”.

“Sappiano questi professionisti nominati dal Tribunale, anche per tutelare i lavoratori della Securpol Group – prosegue Conficconi – che la Uiltucs Toscana chiede loro di assumersi, in prima persona, la responsabilità sulla licenza e sulla gestione dell’istituto. E li riterrà direttamente responsabili qualora ostacolino, senza motivo alcuno, l’assegnazione della licenza di servizio della Securpol e il proseguimento di tutti i rapporti di lavoro attualmente in essere. Per salvare il posto di lavoro di tutte le Gpg Securpol, se sarà necessario, la Uiltucs si rivolgerà direttamente al Ministro degli Interni, a cui per altro abbiamo già affidato una nostra nota in merito, fino alla Procura della Repubblica”.

“I lavoratori della Securpol e le loro famiglie hanno diritto al massimo rispetto della loro dignità. Intanto – afferma Gennaro Cotugno, coordinatore regionale della Uiltucs Toscana per il settore sicurezza armata – lunedì 24 luglio saremo sotto la Prefettura di Arezzo per monitorare ulteriormente la situazione e verificare, direttamente con il Prefetto, gli altri, possibili, scenari”.

“Insieme ai nostri rappresentanti e a molti lavoratori saremo lì, il prossimo 24/07 – prosegue Cotugno insieme a Luigi Marciano (coordinatore vigilanza armata della Uiltucs Toscana Sud) – perché da Arezzo siamo pronti a spostarci e manifestare in tutte le città, e sono tante, dove Securpol ha una sede. Roma compresa! Se non ci saranno evoluzioni positive nei prossimi giorni, comunque prima di lunedì, e non avremo certezza di aver salvaguardato le guardie giurate, la Uiltucs proseguirà la lotta”. 

 

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