Radicondoli, Casole d’Elsa – Per tutelare il territorio che appare in video è stata presentata richiesta di attivazione della procedura di dichiarazione di notevole interesse pubblico del paesaggio ( Art. 136 D.Lgs 42/2004). Una richiesta avanzata fin dal 2008 da Italia Nostra Siena, che richiedeva l’attivazione della procedura di apposizione di vincolo paesaggistico per il territorio rurale di Casole d’Elsa, richiesta che il 14 febbraio 2013 fu reiterata con più forza, sostenuta da 3000 firme di cittadini, dall’Associazione Casole Nostra, dal Comitato Difensori della Toscana, dal WWF Siena e da altre associazioni ambientaliste. Nel marzo 2014 il Consiglio Comunale di Casole d’Elsa chiedeva alla Regione con delibera, l’attivazione di tale procedura. Anche il FAI intervenne a sostegno di tale richiesta. e dal 2008, fra richieste di maggior documentazione e altri incartamenti (pagati a spese dei cittadini, che hanno assoldato professionisti e tecnici per andare incontro alle richieste regionali di documentazione ulteriore) la Commissione paesaggistica non si è mai riunita per discutere della richiesta. La bomba esplode il 15 Maggio 2017: la Regione Toscana pubblica le linee guida che tutti i comuni dovranno utilizzare per indicare alla regione le aree ritenute non idonee alla geotermia industriale. Fra gli strumenti “tecnici” da utilizzare ci sono proprio i vincoli paesaggistici: vale a dire che le aree a vincolo paesaggistico possono essere considerate non idonee allo sfruttamento geotermico. Ma e Radicondoli e Casole? Si chiedono i cittadini. Dal 2008 ad oggi, nessuna risposta sul vincolo paesaggistico richiesto. Il video, realizzato dal Comitato Difensori della Toscana, mostra la bellezza e la particolarità di un paesaggi modellato e costruito dall’uomo nei secoli, che è attualmente un’opera d’arte.
30 Maggio 2017
Casole D’Elsa e Radicondoli, un angolo di Toscana da tutelare
2 minuti di lettura