Sabato 27 Maggio alle ore 18.00 presso Tenuta la Pineta inaugura Innesto, personale di Alessandro Bernardini. La mostra, curata da Tiziana Tommei, è parte del programma proposto dell’azienda vinicola di Luca Scortecci per l’evento Cantine Aperte 2017 ed è organizzata in collaborazione con Devis Rossi.
Innesto è un progetto espositivo ideato a partire dal luogo che la ospita, le cantine di Tenuta la Pineta, e dal “main event”, Cantine Aperte 2017. Opere pensate e realizzate da Alessandro Bernardini appositamente per lo spazio: dialogano con esso, interagendo con struttura e macchinari. Il nucleo del percorso è il lavoro da cui prende il titolo la mostra: Innesto. L’opera è presentata in due varianti: una costituita da tralci di vite, già immersi nel catrame e innestati in un cubo di cemento con un’anima in legno (una cassa per vino). La seconda mette anch’essa al centro la vite, ancora da intendersi in chiave simbolica, come metafora della vita. In questo caso i rami, sempre trattati utilizzando il catrame, sono parte di un’installazione composta da un tappeto di bottiglie vuote. Tali due versioni costituiscono i punti cardine di un iter che si snoda tra gli elementi che caratterizzano l’area, giocando sulla logica del nascondimento. Si snoda così un esercito di personaggi: cartoon e giocattoli, pietrificati sotto una coltre similare alla catramina. Nera, bianca e rossa, questa sostanza conferisce una veste nuova agli oggetti che ricopre, celandone identità. Essi perdono i connotati, sommersi da un magma materico, lo stesso che riveste e impermeabilizza il legno della vite. Poesia e ironia; idea e materia. In rapporto ai lavori immediatamente precedenti, in queste nuove opere Bernardini immette due materiali inediti: legno e vetro. Restano costanti invece le sperimentazioni con catrame, cemento ed objects trouvée. Su questa linea, uno schieramento di manichini, multipli scuri e “nudi”, adagiati su se stessi, raccolti e sovrapposti, chiudono il percorso. Vengono preceduti da tele di catrame e teste dipinte, maschere tribali e fantocci. Il nascondimento, dunque, non riguarda solo la dispersione di creazioni tra gli oggetti del luogo, ma anche un’altra tematica già citata: l’identità. Infine, il concetto di “percorso”, trova corrispondenza e particolare rappresentazione nella serie di pali in ferro, allineati con cadenza forzata, sistemati all’esterno. Un cammino ad ostacoli, militaresco, che costringe ad attivarsi, non tanto o solo con il corpo, ma, come ogni opera di Bernardini, in primis mentalmente.
Alessandro Bernardini. Classe 1970. Avvia la sua ricerca in ambito artistico nel 2011. Un’instancabile creatività ed una forte vena sperimentale portano alla sintesi in forme semplici e solo in apparenza leggere, di emozioni, pensieri e accadimenti. Minimalismo e concetto sono i due cardini entro cui egli assembla e cela le sue “costruzioni”: talvolta parte dall’object trouvé per assemblare una storia entro lo spazio ridotto della tela o invadendo un luogo fisico; in altri casi è la materia che nasconde e chiude, cementificando, qualcosa di già definito, ultimato e scritto. Il rapporto con chi guarda, lo spettatore, è il nucleo di tutti i suoi lavori. Egli parte sempre dall’uomo, che resta il primo e ultimo punto reale d’interesse della sua ricerca. Ha esposto in mostre personali, collettive e in occasione di eventi speciali con formula di solo e group show. Tra le esposizioni si citano: “Catrame”, personale a cura di Tiziana Tommei presso Galleria 33, “Tela bevi” e “TELAindossi” presso Vineria al 10, “Fausti” presso la Secret Gallery di Luciferi Fine Art Lab ad Arezzo, “Light night”, tripersonale presso Galleria 33, la collettiva in veste di special guest alla Torre del Castello a Subbiano. Vive e lavora tra Arezzo e Firenze.
Informazioni tecniche. La mostra inaugura sabato 27 maggio alle ore 18.00 presso Tenuta la Pineta in Via Setteponti, n. 65 a Castiglion Fibocchi, Arezzo (GPS: Laterina, Via Maestà di Scopeto). Domenica 28 maggio sarà aperta con orario 10.00 – 19.00 e, a seguire, resterà visitabile su appuntamento fino al 30 luglio 2017.