Firenze – Le previsioni dell’andamento del lavoro in Toscana, realizzate nell’ambito del sistema informativo Excelsior che Unioncamere realizza in collaborazione con il Ministero del Lavoro, offrono alcune indicazioni significative: nel primo trimestre 2017, in Toscana, sarebbero 15.460 le opportunità di lavoro dipendente previste dalle imprese, mentre il fabbisogno restante sarà coperto tramite contratti in somministrazione (interinali 7.450) e contratti di collaborazione a progetto e ad altre modalità di lavoro indipendente (11.270).
Per quanto riguarda nello specifico il lavoro dipendente, per il 37% si tratterà di assunzioni con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel restante 63% dei casi si tratterà di assunzioni a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Tali assunzioni si concentreranno per il 73% nel settore dei servizi, ed in particolare nel turismo (ricettività e ristorazione 23%), nel commercio (17%) e nei servizi alla persona (11%); per il resto, le assunzioni programmate interesseranno il settore dell’industria (22%) e dell’edilizia (5%). Nel turismo, tuttavia, quasi il 50% del fabbisogno complessivo riguarderà assunzioni stagionali, quota pari invece solo al 2% per il complesso di industria e costruzioni.
Il 19% delle assunzioni che le imprese hanno in programma nei primi tre mesi del 2017 potrebbe essere di difficile reperimento; nel 63% dei casi è richiesto, come requisito fondamentale, il poter vantare una precedente esperienza lavorativa.
.“I segnali provenienti dal Sistema Informativo Excelsior – commenta Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana – evidenziano un saldo negativo fra ingressi ed uscite di lavoratori dipendenti, frutto di fattori stagionali ma anche probabilmente dell’affievolirsi della spinta positiva dato dal Jobs Act. Nelle previsioni occupazionali degli imprenditori torna comunque alla ribalta, in Toscana come a livello nazionale, il non sempre facile incontro tra domanda ed offerta di lavoro, fattore di per sé in grado di rallentare la dinamica delle assunzioni e di indebolire il grado di competitività delle imprese. Proprio per cercare di ridurre questo gap, recentemente Unioncamere e Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) hanno siglato un protocollo d’intesa in cui si impegnano a progettare e sviluppare applicazioni in grado di informare utenti e operatori dei centri per l’impiego sulle opportunità di lavoro, sulle imprese ad alta potenzialità occupazionale, e di offrire guide personalizzate on line sull’orientamento formativo.”
II gruppo professionale più richiesto è quello delle figure qualificate nelle attività commerciali e nei servizi e quelle degli operai specializzati e conduttori di impianti; i due aggregati dovrebbero ripartirsi, in pari misura, il 50% delle assunzioni complessive del primo trimestre 2017.
Il 18% della domanda di lavoro dipendente è poi espresso per figure high-skilled (dirigenti, specialisti e tecnici); di peso inferiore è, invece, la richiesta per impiegati e professioni non qualificate, entrambi i gruppi con quote pari al 16%.
In termini più specifici, la domanda più elevata in Toscana è per cuochi, camerieri e professioni simili (11%), commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali (10%), personale di segreteria e servizi generali (10%), operai metalmeccanici ed elettromeccanici (10%). Un gradino più in basso si colloca la richiesta di specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari (5%), conduttori di mezzi di trasporto e di macchinari mobili (4%), tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (4%), addetti all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza della clientela (4%).
Le principali aree aziendali di inserimento saranno quella della produzione di beni e di erogazione dei servizi (29%), l’area commerciale e della vendita (19%), l’area tecnica e della progettazione (14%).
Il 18% delle nuove posizioni lavorative sarà rivolto a profili high skill (dirigenti, specialisti e tecnici), dato inferiore in confronto con la corrispondente media nazionale (22%); l’occupazione giovanile (meno di 30 anni) interesserà, in Toscana, il 33% delle nuove assunzioni di dipendenti (34% in Italia).
Esaminando più a fondo le caratteristiche delle nuove assunzioni che riguardano il lavoro dipendente, emerge che, ad esempio a livello dimensionale, nel 69% dei casi gli ingressi di lavoratori dipendenti riguarderà imprese con meno di 50 dipendenti.
Le assunzioni di difficile reperimento sono superiori nell’industria e nelle costruzioni(27% dei casi), con una particolare accentuazione nelle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (38%); minori difficoltà si riscontrano invece nei servizi (17%), con punte minime per i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (13%) e servizi turistici, di alloggio e ristorazione (12%).
Nel 39% dei casi le assunzioni potranno riguardare donne che si occuperanno, in particolare, di servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone e di turismo e ristorazione.
Ed ecco una sorta di mappatura che ripropone in sintesi i dati emersi: nel primo trimestre 2017 in Toscana sono previste 15.460 assunzioni di dipendenti, di cui il 37 % saranno assunzioni stabili; 7.450 contratti in somministrazione (interinali); 11.270 contratti di collaborazione a progetto ed altre modalità di lavoro indipendente; il 18% delle assunzioni di dipendenti interesserà professioni ad elevata specializzazione; il 33% saranno giovani; in 19 casi su 100 si prevedono difficoltà di reperimento dei profili ricercati.