Firenze – “L’Europa è come una barca che sta in mezzo fiume travolta dalla corrente: una parte dei passeggeri vorrebbe tornare indietro e una parte, pochi, vogliono andare avanti. Tutti sanno che nel mezzo non ci può stare e che si deve fare qualcosa”. Emma Bonino ha usato questa similitudine per aprire il suo appassionato discorso sull’Europa che ha tenuto nella sala delle Rocce alle Murate su invito dell’Associazione La Nottola di Minerva. Ad ascoltarla un pubblico molto numeroso, segno dell’attenzione e dell’ammirazione con le quali la gente segue da anni l’impegno civile e politico dell’esponente radicale.
“Proviamo a guardarci indietro, la sponda dalla quale la barca proviene – ha proseguito – è la sponda orribile delle guerre e dei massacri, le conseguenze del nazionalismo. Vogliamo tornare a questo? All’egoismo nazionale che è la causa delle guerre?”. L’ex ministro degli esteri del Governo Letta ha descritto l’alto livello di ricchezza e di qualità della vota che ha raggiunto l’Europa in questi anni, non preparandosi tuttavia per “il cattivo tempo”: “Nessuno ha pensato di mettere a posto l’apparato istituzionale”, come si vede per i problemi della moneta unica, ma soprattutto per quelli dell’immigrazione causata dall’esplosione demografica, le guerre, la povertà.
In Italia ci sono circa 6 milioni di immigrati e circa 500 mila irregolari. Che fare? I paesi d’origine non li rivogliono, ma la loro permanenza da irregolari li porta nella criminalità. “Occorre governare il fenomeno – ha detto Bonino – e regolarizzarli con una nuova legislazione adeguata che ne sottolinei diritti e doveri, secondo il principio della responsabilità individuale”.