Parigi – Gli scolari di una scuola elementare della Savoia si sono trasformati in abilissimi “hoax busters”, cioè cacciatori di panzane, per difendersi da bufale e manipolazioni varie che imperversano sulla rete e non solo. A renderli agguerriti nella lotta contro un’informazione falsa o ingannevole è stata la loro maestra, l’ex giornalista Rose-Marie Farinella che, preoccupata per la quantità di “hoax” che imperversano sul web, ha messo su un atelier per aguzzare lo spirito critico dei suoi giovani alunni dell’ultima classe delle elementari mettendo a punto mezzi per permettere loro di distinguere il grano dal loglio.
Una specie di “bussola” per aiutare i giovani internauti ad orientarsi nella giungla della rete dove ormai viaggiano fin dalla più tenera età. Spesso senza poter contare sui “lumi” dei loro genitori, molte volte assai meno disinvolti di loro a muoversi su internet o sui loro cellulari , tra Facebook, Instagram e altre rete sociali. I ragazzi , racconta Farinella al giornale on line “Rue 89”, si erano posti tante domande nate navigando su internet , domande cui abbiamo cercato di dare una risposta insieme. Si facevano domande sull’esistenza degli “Illuminati” o della zona 51, quella abitata dagli extraterrestri. Per aiutarli a distinguere tra informazione e manipolazione la maestra ha deciso di iniziare spiegando in cosa consiste la vera informazione, distinguendo ad esempio notizie giornalistiche da pezzi promozionali e dalla pubblicità e poi indicando la differenza tra opinioni e fatti accertati.
Concentrandosi anche sull’importanza delle fonti delle notizie. Settimana dopo settimana, i giovanissimi apprendisti “hoax buster” hanno affinato il loro spirito critico e quello di osservazione, tanto da saper smascherare in un batter d’occhio bufale e fotomontaggi e dare il vero valore alle tesi complottiste. Un metodo, questo messo a punto a Taninges, che permette di orientarsi sia nei giornali che nel web, con il controllo dei siti, anche consultando gli elenchi che segnalano i siti che danno false informazioni. Ora il “metodo Farinella” , che ha già avuto vari riconoscimenti, può essere seguito su You Tube grazie al programma di “educazione ai media e all’informazione a scuola” “Hygiene mental”.
L’esigenza che la scuola prepari i giovani anche a districarsi nella giungla dell’informazione distinguendo il vero dal falso è comunque sempre più avvertita in Francia da insegnanti che, come Farinella, cercano di farne una materia di studio .