Grazie a questa nuova sistemazione, la sala seguente (sala 8) risulta meno sovraffollata, e guadagnano visibilità opere di Filippo Lippi quali la Predella Barbadori e la famosa “Lippina”, ossia la Madonna col Bambino e angeli, indubbiamente l’opera più iconica dell’artista fiorentino.
Daniela Parenti, curatrice della pittura dal Medioevo al Quattrocento delle Gallerie degli Uffizi ha così commentato: “La scelta di esporre insieme alle opere di Masaccio, Masolino e del beato Angelico le tavole del polittico eseguito da Gentile da Fabriano per la cappella Quaratesi nella chiesa di San Niccolò oltrarno a Firenze, che recava la data 1425, intende sottolineare l’importanza che il naturalismo e la raffinatissima tecnica pittorica del pittore marchigiano ebbero per lo sviluppo della pittura fiorentina del terzo decennio del Quattrocento e porre in evidenza il coesistere, negli stessi anni, di correnti artistiche così diverse, il Gotico internazionale e gli albori del Rinascimento.”
Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi ha sottolineato: “Il nuovo allestimento migliora la comprensione e il raccoglimento davanti ai singoli dipinti e offre una lettura più strutturata. Esso per giunta riprende per gran parte la sistemazione classica, messa in opera negli anni Cinquanta del Novecento dall’allora direttore Roberto Salvini nelle sale restaurate su progetto di Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa.”