Bagnolo in Piano (RE) – Da venticinque anni Emak, quotata in Borsa dal 1998 (presenza diretta in 13 Paesi, 85 quelli raggiunti dai suoi marchi e distributori in 5 continenti per 135 punti complessivi e 22mila punti vendita) è fra i principali leader di settore nella cura e manutenzione del verde.
I suoi marchi Efco, Oleo-Mac, Bertolini e Nibbi sono conosciuti e apprezzati dai professionisti e dagli hobbisti di tutto il mondo. Con 4 marchi commerciali e altrettante unità produttive all’attivo, 8 filiali e 20 famiglie di prodotto, Emak è un’azienda in costante espansione.
Qualche settimane fa il Consiglio di Amministrazione di Emak S.p.A. (MTA, STAR), società a capo di uno dei maggiori gruppi a livello globale nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, e dei relativi componenti ed accessori, ha approvato i risultati consolidati dell’esercizio 2017. Consolidati per la prima volta i dati economici del secondo semestre e i dati patrimoniali al 31 dicembre del Gruppo Lavorwash (segmento Pompe e High Pressure Water Jetting acquisito in data 3 luglio). In particolare vediamo qualche voce: ricavi a € 422,2 milioni – € 391,9 milioni nel 2016; EBITDA a € 43,9 milioni (€ 45,6 milioni adjusted) – € 39,5 milioni nel 2016 (€ 40,5 milioni adjusted); EBIT a € 30 milioni – € 21,9 milioni nel 2016. Risultato netto consolidato a € 16,4 milioni – € 17,7 milioni nel 2016. Posizione finanziaria netta passiva a € 125,3 milioni, di cui € 23,9 milioni di debiti finanziari attualizzati per impegni per l’acquisto delle residue quote di partecipazione di minoranza. E’ stato infine proposto un dividendo di € 0,035 per azione.
Il 29 gennaio, la capogruppo Emak S.p.A. ha acquisito per 340mila euro il restante 39%, ancora in possesso del fondatore, della controllata ucraina Epicenter LLC, portando la propria quota di partecipazione al 100%. Sempre da gennaio il Gruppo ha messo in atto una riorganizzazione delle proprie attività commerciali negli Stati Uniti nel segmento Pompe e High Pressure Water Jetting. Il 6 marzo 2018 Emak S.p.A. ha poi sottoscritto un accordo vincolante per la cessione del 100% del capitale sociale di Raico S.r.l., per un controvalore di 5.500 migliaia di euro.
Nella sede reggiana di Bagnolo in Piano è poi stata avviata una procedura relativa ad un piano di prepensionamenti su basi volontarie. Nel corso del mese di febbraio 2018 sono stati sottoscritti i primi accordi di conciliazione individuale per 12 persone e si prevede l’uscita di altri 20 lavoratori entro la fine del 2018.
“Siamo decisamente un gruppo solido con continue prospettive di crescita grazie anche alla differenziazione delle nostre linee – dice l’investor relator di Emak Andrea La Fata a 7per24 – che non ha più di tanto risentito della crisi almeno nei suoi asset più importanti“.
“Solidità dovuta anche alle 38 società che compongono la proprietà di Emak – prosegue La Fata – a partire da Yama che detiene il 65% (presieduta e partecipata da Ariello Bartoli, il fondatore, e dai suoi eredi assieme ad altre sette famiglie, Becchi, Salsa Pariglia, Zambelli, Spaggiari, Ferri, Vecchi e Ferretti, ndr). Il titolo nell’ultimo anno è salito di oltre il 66%; oggi gli occupati della holding, tra controllate e collegate, sono circa 2mila“.
“Nel 2017, attraverso la controllata Comet, Emak ha sottoscritto un contratto vincolante per l’acquisizione dell’83,1% del gruppo mantovano Lavorwash (con sede a Pegognaga), che produce macchine per la pulizia, per 54,8 milioni di euro – sottolinea La Fata – Yama detiene partecipazioni complessive per un valore di carico di 76,6 milioni di cui 75,7 milioni in controllate: oltre ad Emak ci sono Cofima (fonderia di seconda fusione di alluminio e magnesio), Yama Immobiliare e Agro Doo (immobiliare), Selettra (produzione di volani e bobine), la croata Euroflex (carpenteria metallica) e Sg Agro, Mac Sardegna e Garmec, queste ultime tre attive nell’outdoor power equipment che operano in mercati locali. Tutte insieme hanno generato un fatturato di gruppo di 418,1 milioni”.