Prato – Far conoscere agli imprenditori pratesi le opportunità che le innovazioni date dall’integrazione tra Industria 4.0 e tecnologia 5G avranno sul sistema produttivo.
Questo l’obiettivo di Regione Toscana e Comune di Prato, insieme al PIN Polo Universitario Città di Prato, che per un secondo Modulo di Informazione e Progettazione (MIP) hanno organizzato un ciclo di quattro seminari per far comprendere approccio e opportunità di I4.0 e 5G nel settore strategico della Logistica, per il quale si ipotizza un percorso di innovazione tecnologica e organizzativa collegata al cosiddetta ‘Internet delle cose’. Un nuovo modo di fare logistica basandosi su big data, internet of things, sensoristica, smart products, automazione e intelligenza artificiale grazie all’utilizzo delle nuove opportunità offerte.
Il modulo prevede 4 incontri di 3 ore ciascuno in cui si alterneranno due approcci disciplinari: ‘Area ingegneristica’ (Tecnologie 5G e applicazioni nel settore della Logistica) e ‘Area economica’ (Applicazioni tecnologiche, processi innovativi e modelli manageriali nello scenario Industria 4.0).
Il primo appuntamento dal titolo ‘Logistica Integrata & Economia Circolare’, coordinato da Mauro Lombardi del Laboratorio di Economia dell’Innovazione del PIN è in programma oggi 6 novembre.
Il secondo si svolgerà mercoledì 13 novembre, coordinato da Lorenzo Mucchi del Dipartimento Ingegneria Informatica dell’Università di Firenze dal titolo ‘Soluzioni Ict per l’Industry 4.0′ e verterà sulle reti di sensori per il controllo remoto e l’analisi dei Big Data con algoritmi di intelligenza artificiale per applicazioni in ambito Industria 4.0, con un dettaglio particolare dedicato al settore della logistica.
Il terzo è previsto mercoledì 20 novembre, dal titolo ‘Riorganizzare la Supply Chain: nuove forme di Management’. Infine il 27 novembre ‘Cosa la Tecnologia 5G può fare per l’Industria’ coordinato dal Professore M auro Lombardi cercherà di approfondire come ottenere che i prodotti siano riutilizzabili nel più lungo periodo possibile, come organizzare le supply chains, che possono tendenzialmente coinvolgere sequenze economico produttive intersettoriali.