Firenze – La Camera di commercio di Firenze ha aperto uno sportello anti contraffazione gratuito per le imprese in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Il nuovo servizio, che si aggiunge a quelli già disponibili (dall’Ufficio marchi e brevetti al Punto impresa digitale) nella sede di Piazza dei Giudici 3, consentirà di metter a disposizione delle aziende del territorio l’esperienza e gli strumenti tecnologicamente più avanzati nella lotta alla contraffazione: dalle App per garantire la tracciabilità al passaporto digitale per i prodotti, fino alla personalizzazione delle contromisure in base alle diverse esigenze.
“Da oggi mettiamo a disposizione strumenti per le imprese con tecnologia 4.0 per assicurare la tracciabilità dei prodotti e combattere la contraffazione – commenta Franco Baccani, presidente del Comitato lotta alla contraffazione della Camera di commercio -. Siamo attivi su questo fronte da molti anni, ma con un’azione più di carattere informativo e di orientamento, attraverso il nostro Ufficio marchi e brevetti e con attività didattiche nelle scuole: adesso siamo in grado di offrire un servizio mirato e soluzioni concrete”
Il nuovo ufficio camerale è stato presentato in occasione del seminario “Strumenti per l’anticontraffazione e la tracciabilità: un’opportunità per le imprese” che si è tenuto oggi in Camera di commercio e al quale hanno partecipato, tra gli altri Francesca Cappiello dell’Ufficio italiano Brevetti e Marchi del Mise, il vice presidente della Camera fiorentina Niccolò Manetti, i manager Luca Sciascia, Annalisa Griffo e Arnaldo Sannoner del Poligrafico e Zecca dello Stato, Simona Pietri e Mauro Delluniversità della Società italiana brevetti e Carlo Badiali della Camera di commercio di Firenze.
“Quello della contraffazione è un problema prima di tutto culturale, ma che richiede strumenti di contrasto adeguati e sempre aggiornati”, ha detto Cappiello del Mise. Il fenomeno, come ha ricordato Sciascia del Poligrafico, ha dimensioni colossali: 500 miliardi di dollari il giro d’affari mondiale (in base all’ultima rilevazione di quest’anno), che vede l’Italia al terzo posto assoluto con il 15,1% per quanto riguarda il furto della proprietà intellettuale (dietro Stati Uniti e Francia e prima della Germania). “Firenze e la sua provincia, con un Pil di 34 miliardi e 16 miliardi di export, è un territorio molto esposto alla piaga della contraffazione e del furto della proprietà intellettuale”, ha aggiunto il vice presidente della camera, Manetti.
Per contattare lo sportello: promozione@fi.camcom.it 055-2392137