Firenze – Continua la crescita del turismo interno, s’allunga la permanenza media ma calano i pullman in città. I dati sono stati diffusi dal Centro studi turistici sul primo semestre del 2019 per Firenze e area fiorentina e riguardano il primo semestre 2019. Ed ecco le percentuali: la crescita maggiore dei turisti che pernottano in città è pari a +2,6% rispetto a quelli cosiddetti ‘mordi e fuggi’ (1,4%). I permessi per i pullman fanno segnare un -5% su quelli giornalieri e un -7,9% su quelli con pernottamento. La domanda nazionale avanza di oltre cinque punti.
Nel dettaglio, i dati su Firenze mostrano un andamento stabile dei flussi turistici nel primo semestre 2019 rispetto all’anno precedente: i primi dati ufficiali (dati provvisori) indicano infatti una crescita del numero di turisti giunti in città e dei loro pernottamenti rispettivamente del +1,4% e del +2,6%. Ai cinque punti in crescita del turismo proveneinete dal suolo italiano si aggiunge il risultato positivo anche dei mercati internazionali, in progresso del +1,6 per cento. I turisti nella città sono stati 1,9 milioni, i pernottamenti 5,3 milioni. Rispetto ai primi sei mesi del 2018, gli arrivi sono cresciuti di 26mila unità (+1,4%), le presenze di 135mila unità (+2,6%) con una crescita della permanenza media. Bene la domanda nazionale, con 596mila arrivi e 1,6 milioni di presenze è cresciuta rispettivamente del 4,9% e del 5,1% (+77mila pernottamenti); stabili gli arrivi degli stranieri pari a 1,3 milioni mentre con 3,7 milioni sono cresciuti i pernottamenti dell’1,6% (+58 mila unità). Nel primo semestre 2019, il 70% delle presenze sono riconducibili a turisti stranieri (erano al 70,7% nel 2018).
“Un quadro con segnali positivi su diversi aspetti – ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re – a partire dalla riduzione del numero dei pullman turistici: un effetto delle politiche di aumento del costo dei ticket di ingresso e della realizzazione dei nuovi parcheggi scambiatori come quello di villa Costanza, che stanno dando risultati positivi anche dal punto di vista ambientale. I dati – ha proseguito l’assessore Del Re – confermano un lieve calo del turismo inglese, ma anche di quello degli altri paesi europei. Ci fa piacere però registrare un aumento dell’interesse da parte dei nostri connazionali verso Firenze e i comuni dell’area metropolitana”.
Per quanto riuarda la mappatura delle provenienze, con 794mila giornate di presenza e una crescita del 7,5% (+55 mila presenze), i turisti statunitensi hanno confermato la leadership tra i mercati esteri della città di Firenze. A seguire troviamo alcuni mercati europei come quello britannico, con 205mila presenze e un saldo negativo però del 13,6 per cento rispetto all’anno precedente, e con gli spagnoli e i francesi anch’essi in diminuzione. Tra i bacini extraeuropei, invece, i cinesi hanno confermato la stessa presenza dello scorso anno, mentre sono aumentate le presenze di giapponesi, brasiliani e coreani. Gli alberghi, con 1,4 milioni di arrivi e 3,8 milioni di presenze, hanno chiuso i primi sei mesi del 2019 con una variazione positiva di mezzo punto percentuale del numero di arrivi e un piccolo balzo del +1,7% delle presenze (62mila pernottamenti); le attività complementari, con 486mila arrivi e 1,5 milioni di presenze, hanno registrato un saldo positivo rispettivamente del +4% e del +5% (+73 mila pernottamenti). In seguito a queste dinamiche, nel primo semestre il 71,3% dei pernottamenti è stato trascorso in esercizi alberghieri (il 71,9% nel 2018), il 28,7% in esercizi extralberghieri (il 28,1% nel 2018). Significativo il dato relativo ai permessi pullman. Nel periodo gennaio – giugno 2019, infatti, i permessi pullman per l’accesso in città rilasciati dalla Sas sono calati del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (i permessi giornalieri sono diminuiti del 5%, quelli ‘con pernottamento’ del -7,9 per cento).
Se si guardano i dati degli altri comuni dell’ambito turistico fiorentino, nei primi sei mesi del 2019 si registra un totale 398mila arrivi e 1,2 milioni di presenze, per una permanenza media di 3,1 notti; le variazioni con il primo semestre 2018 registrano un calo del 5,8% per gli arrivi e una crescita del 2,8% per le presenze (+34 mila).