Firenze – La Giunta regionale ha introdotto un nuovo strumento urbanistico proponendo una modifica alla LR65/2014 che prevede il Piano operativo intercomunale, che sarà incentivato a partire dalla fine del 2019.
Si tratta di uno strumento che approfondisce la politica dell’area vasta seguita finora dalla Regione. “La programmazione di area è una delle sue caratteristiche fondamentali – ha spiegato il presidente della Toscana Enrico Rossi – perché per bilanciare bene l’uso di un territorio, questo va valutato nel suo complesso, oltre i confini comunali. Dal prossimo anno tutti i Comuni toscani avranno nuovi Piani strutturali improntati alla nuova legge, adesso quello che era un principio normativo verrà applicato attraverso gli strumenti dei Comuni. Strumenti ai quali, con la modifica approvata ieri, si aggiunge il Piano operativo intercomunale, equivalente all’attuale regolamento urbanistico, ma di area”.
Sono ben 163 i Comuni toscani impegnati nella redazione di Piani strutturali d’area. Da questo procedimento deriveranno solo 40 Piani intercomunali, anziché 163 Piani strutturali come sarebbe stato in precedenza. La pianificazione intercomunale, uno dei punti cardine della legge 65 sul governo del territorio – afferma una nota della Giunta – sta incontrando il favore delle amministrazioni comunali, grazie allo sforzo della Regione che nel corso degli ultimi anni ha sostenuto, anche economicamente, i Comuni che hanno fatto questa scelta ed ha assegnato tra il 2015 e il 2019 circa 4,5 milioni di euro alle Unioni o Associazioni di Comuni che hanno scelto una pianificazione che organizzi il territorio per ambiti omogenei, al di là dei confini amministrativi.
Con la modifica approvata ieri sono state inoltre ammesse varianti agli strumenti urbanistici, oltre che nei casi già previsti per la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, anche nei casi di utilizzo del patrimonio edilizio esistente e per la previsione e la realizzazione in contesti produttivi esistenti di interventi industriali, artigianali, commerciali al dettaglio, direzionali e di servizio.
Queste varianti sono ammissibili solo nei casi in cui i Comuni abbiano già avviato il piano operativo, in modo da coniugare sviluppo e sostenibilità.
Infine una parte importante della proposta di modifica della LR65/2014 riguarda l’introduzione del Sistema Informativo Integrato Regionale per il Governo del Territorio: la Regione Toscana ha avviato la costruzione di un’infrastruttura dati estesa a tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di formazione degli atti di governo del territorio, per semplificare i processi con l’obiettivo di una maggiore interoperabilità e trasparenza amministrativa.