Riders a rischio vita tutti i giorni, un progetto per fermare lo sfruttamento

Firenze – “Ogni giorno rischiamo la nostra vita per consegnare cibo porta a porta in sella a biciclette o motorini”, con queste parole Talem e Ruben, due giovani riders fiorentini tra i 1000 in Toscana che hanno un lavoro organizzato mediante piattaforma digitale, hanno portato la loro testimonianza stamani al “2° Open Day del Dipartimento della prevenzione” in corso all’Auditorium CTO di Firenze.

E’ infatti sempre più diffuso un nuovo modello economico (GIG Economy) dove non esistono più prestazioni lavorative continuative ma si lavora on demand, cioè solo quando c’è richiesta di servizi, prodotti e competenze.

“Facciamo le consegne anche sotto la grandine per 2 o 3 euro, molti di noi lavorano anche 70 ore a settimana- continuano Talem e Ruben- la nostra battaglia è per un nuovo mercato del lavoro che garantisca tutele e sicurezza dal momento che molti giovani sono morti a causa di incidenti per strada. ”

Il progetto Riders, che oltre al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana Centro coinvolge Regione Toscana,  INAIL, Ispettorato territoriale del lavoro, ha come obiettivi promuovere la sicurezza dei lavoratori esposti a rischi di salute attraverso la formazione e una sorveglianza sanitaria, attivare una copertura previdenziale, individuare un numero massimo di consegne e maggiorazioni salariali. Altra finalità del progetto è creare un portale informatizzato per il registro delle aziende digitali e un’anagrafe regionale dei lavoratori digitali.

A questo proposito il portale toscano “SISPC”, già utilizzato per le vaccinazioni,  ha le funzioni necessarie per rendere efficaci in tempi rapidi gran parte dei contenuti della recente proposta di legge” Norme per la tutela e la sicurezza dei lavorati digitali”.

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