Dpcm lockdown: 2.500 candele per la protesta di Prato

Prato –  Anche a Prato la piazza si è mobilitata contro le misure che sono danneggiate dal nuovo DPCM del Governo. La manifestazione, partita dall’idea dei tre consiglieri comunali, Claudiu Stanasel, Claudio Belgiorno e Leonardo Soldi si è tenuta Venerdì 30 Ottobre in piazza delle Carceri.

Oltre 2.500 candele accese con impresso il nome di persone o aziende del territorio che hanno aderito all’iniziativa. E’ questo il modo inedito scelto per mettere in atto la protesta pacifica contro i provvedimenti di restrizione contenuti nell’ultimo DPCM.

“Quando la città si è spenta – ha spiegato Claudio Belgiorno – noi abbiamo acceso le candele con il nome delle attività e dei cittadini che hanno aderito. Un modo per protestare, ma nel rispetto delle regole”. La manifestazione è apartitica e ha previsto una serie di testimonianze di una dozzina di imprenditori che hanno parlato direttamente dalla piazza, in collegamento tramite la diretta Facebook dell’evento ufficiale, che è stata condivisa da moltissimi cittadini anche fuori Prato.

“La proposta – spiega Claudiu Stanasel – è stata lanciata tre giorni fa e abbiamo ottenuto in poco tempo una grandissima partecipazione. Nella notte dell’assalto a Firenze, Prato si erge a simbolo di civiltà, educazione e partecipazione in sicurezza e nel rispetto della salute di tutti i cittadini.” Aggiunge Leonardo Soldi – la manifestazione ha rispettato tutte le norme anti-covid e ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato virtualmente lasciandoci il proprio nominativo che abbiamo scritto sulla rispettiva candela o portandoci direttamente quest’ultima per poi seguire la diretta da casa. Nessun assembramento ma un grido forte di riscatto e di speranza è giunto stasera da Piazza delle Carceri a Prato. Infine concludono i tre – insieme abbiamo dato voce al popolo per ribadire con forza che la nostra città non si arrende, che i nostri imprenditori non molleranno e che Prato non si spegnere.

Gli organizzatori hanno precisato che si è trattato di una manifestazione apartitica, alla quale hanno invitato associazioni di categoria e rappresentanti del mondo del lavoro, dello sport e della cultura per esprimere solidarietà verso i settori più colpiti dagli ultimi provvedimenti.

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