Manifestazione non autorizzata, cariche e lacrimogeni, 20 fermati

Firenze – Manifestazione non autorizzata, tensione altissima nel cuore di Firenze. Il bilancio finale, 20 fermati, di cui uno ferito a un sopracciglio, fioriere rotte, cartelli stradali sradicati, un’atmosfera di violenza che segna la città. Una manifestazione nata sulla rete, da un appello senza firma, su cui si stanno svolgendo indagini, sta scuotendo, come temuto, il centro di Firenze. Tafferugli e cariche sono giunti fino in piazza Strozzi, e da lì si sono diffuse verso la stazione, fino a Porta al Prato.   A partecipare, persone comuni, lavoratori, ultrà del calcio e calcianti, gruppi di estrema destra, qualche gruppo della sinistra radicale, precari, quache commerciante. “C’è di tutto”, osserva un manifestante, che ha un centro di estetica e che se ne va, vista l’aria che tira. Molti lo seguono. Tutto era cominciato in modo abbastanza tranquillo, verso le 21, poi la tensione è cresciuta, e via via son partite le prime cariche.  Verso la mezzanotte arriva un post del sindaco, Dario Nardella, su Fb: “Ci hanno fatto vivere una notte surreale, terribile e dolorosa a Firenze. Non è così che si manifestano le proprie ragioni, non è così che si dà voce alla sofferenza. È solo violenza fine a se stessa, gratuita. Chi sfregia Firenze deve pagare per quello che ha fatto”. Arrivano anche le parole del prsidente della Regione, Eugenio Giani: “La violenza di pochi facinorosi, chiaramente organizzati con volantini vigliaccamente anonimi, è stata contrastata da forze dell’ordine a cui va la nostra decisa e profonda vicinanza e solidarietà. Massimo rispetto verso lavoratori, imprese, attività che hanno forzatamente chiuso esercizi e limitato apertura a causa della pandemia, con essi sempre dialogo. I gruppuscoli di stasera, con loro, probabilmente venuti da fuori, non hanno niente a che fare. I cittadini di Firenze e della Toscana non si piegano certo alla violenza ma saranno uniti per fronteggiare insieme l’emergenza come il nostro popolo ha sempre fatto, con spirito di comunità, nei momenti più difficili della storia”.

Urla, grida, slogan. Erano circa 500, verso le 21.30, le persone ferme sotto il campanile di Giotto in piazza Duomo a Firenze. Hanno obbedito al tam tam in rete sviluppato da un volantino non firmato su cui la Digos sta indagando, e si sono diretti verso piazza della Signoria, che però è blindata da un forte dispiegamento di polizia, carabinieri e guardie della finanza come in piazza Duomo. Anche verso Santa Maria Novella e la stazione la diga delle forze dell’ordine è insormontabile. Gruppuscoli che si staccano dal corpo centrale vengono respinti con piccole cariche di alleggerimento. Nella confusione, forse un fermo verso piazza Santa Maria Novella. Qualcuno tenta senza successo di dirgersi ancora verso piazza della Signoria.

Intanto, gli slogan e le urla raggiungono il diapason in piazza Duomo. “Siamo lavoratori, non fascisti”, urlano. Libertà è lo slogan principale, Ora Basta campeggia su un grande striscione tricolore. Il grosso della manifestazione rimaneva in piazza Duomo, davanti all’ingresso principale della cattedrale, qualche tensione in più in Santa Maria Novella, dove  sembravano esserci più presenze politiche. Un ragazzo che lavora in un cicloino Arci, intervistato, spiegava che la presenza di molti cittadini non è riconducibile a precise forze politiche, bensì al fatto che le ultime chiusure, come nel suo caso, stanno provocando un vero e proprio tracollo. Economico e sociale.   Intanto, la folla si stava spostando lentamente verso via de’Calzaiuoli, verso piazza della Signoria.

Verso  le 22 00, era partita una nuova carica di alleggerimento in via de’Calzaiuoli, è cominciato tutto con un lancio di petardi a carica metà, verso Orsammichele. I cordoni della Celere avanzano verso piazza Duomo. Ora si stanno fronteggiando. Lanci di bottiglie, plastica e vetro.

Ore 22.21, la tensione era salita vertiginosamente. Un gruppo di carabinieri si muove da piazza Duomo in via de’ Calzaiuoli verso piazza della Signoria, bottiglie e lattine hanno colpito la facciata di Orsammichele. Cassonetti rotti sparsi in terra. La situazione diventa più difficle da controllare dal momento che gruppetti si sono dispersi nelle stradine limitrofe. Un altro gruppo si sta movendo verso piazza della Repubblica.

Ore 22.25 Una carica dei carabinieri verso via degli Speziali, poi piazza della Repubblica, dove le forze dell’ordine lanciano i lacrimogeni.

Ore 22.57  In piazza Strozzi e via Sassetti continuano a fronteggiarsi, forze dell’ordine e gruppi di manifestanti. Imminente una nuova carica. Sradicati cartelli stradali. Continuando il lancio di oggetti verso le forze dell’ordine, dal lato Colle Bereto, carica pesante delle forze dell’ordine.

Ore 22.59 Un paio di feriti, una persona a terra.

Ore 23.18 Ritorno dei manifestanti verso via Tornabuoni, fioriere rotte, nuovo lancio di lacrimogeni. I manifestanti si sono divisi, in parte si dirigono verso via Cerretani, mentre un altro gruppo va verso via della Vigna Nuova.

Ore 23.26 Piccole frange di violenti si sono staccati dal grosso della manifestazione per aggirare le forze dell’ordine verso piazza Antinori con momenti di tensione ancora aperti. La notte prosegue con tafferugli sempre minori, diffusi in particolare verso la stazione e le vie limitrofe, poi a poco a poco si esaurisce.

Foto: Luca Grillandini

(notizia in aggiornamento)

 

Foto: Luca Grillandini

 

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