Prato – Una serata che i pratesi non dimenticheranno facilmente quella di ieri sera in una delle piazze simbolo della città: Santa Maria delle Carceri. Qui si è conclusa davanti a una folla di amici, sostenitori e militanti la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali toscane di domenica e lunedì prossimo del candidato presidente del partito democratico Eugenio Giani.
Il palco posizionato alle spalle del castello dell’Imperatore, il monumento per eccellenza dei pratesi lo ha visto salire un po’ prima delle ventidue, salutato dal sindaco Matteo Biffoni. Il primo cittadino ricordando che a febbraio al teatro Politeama, Giani aveva aperto la sua campagna elettorale, ne ha sottolineato la volontà di chiuderla in questa città per mostrare ancora una volta il suo attaccamento a Prato e ai pratesi.
E ha poi detto che ciò che li accomuna è più la diversità di vedute per trascorsi politici ed esperienze,ma due ne sono le somiglianze fondamentali: l’amore per la Toscana che per entrambi “non dovrà diventare un’appendice di nessuno e il radicamento a questa terra per cui qualsiasi cosa accada non si andrà via da qui come invece ha fatto Ceccardi che eletta sindaco di Cascina dopo due anni se ne è andata a Bruxelles!”.
“Il mio terrore – ha detto Biffoni – è che la Toscana possa cadere in mano a degli incompetenti, soprattutto ora che ci apprestiamo a vivere un autunno difficile e complesso,e proprio per questo sarei molto più tranquillo pensando che la Toscana possa avere dal prossimo lunedì sera una guida nella persona di Eugenio Giani che conosce bene questa terra, l’ama profondamente e ha mostrato serietà ed entusiasmo”.
Un applauso ha poi accolto il candidato presidente che ha parlato del suo programma elettorale cominciando dalla sanità pubblica toscana che si è mostrata capace attraverso medici, infermieri e personale di reggere l’emergenza Covid, al contrario ad esempio di quella lombarda.
E in materia sanitaria ha previsto, se eletto, un rafforzamento non solo con le strutture nei territori (case delle salute, telemedicina), ma anche attraverso l’assunzione di 3.300 tra medici ed infermieri a tempo indeterminato con un forte investimento di svariati milioni di euro.
Nonché politiche economiche a favore delle famiglie che hanno in carico parenti con problematiche, ma anche aiuti a quelle con fasce di reddito sotto i 40mila euro consentendo l’accesso gratuito dei bambini all’asilo. Ha ribadito che il suo motto è solidarietà e speranza,”elementi cardini della sinistra”. E non può fare a meno di notare che alle proposte in materia culturale, economica, turistica ed ambientale dall’altra parte arrivino invece idee confuse cariche di invettiva, polemica ed attacchi personali, “una sorta di pessimismo cosmico”.
Ha invitato i pratesi a non dimenticare che la Ceccardi come Salvini è contraria al Mes e al Recovery Fund, perché la loro visione è antieuropea e che se la leghista Ceccardi conquistasse la Toscana per prima cosa smantellerebbe la sanità come sta accadendo ad esempio in Umbria per mano di un assessore venuto dal Veneto.
Giani ha poi ha sottolineato che lui fa parte di una grande squadra, Rossi, Nardella, Biffoni che lo ha accompagnato e sostenuto nei vari spostamenti in Regione e non ha bisogno di padrini come invece è accaduto per Ceccardi che a Firenze ha chiuso la sua campagna elettorale “scomparendo tra Tajani, Meloni e Salvini”.
Ha rammentato il patto di San Gimignano siglato pochi mesi fa in cui 186 sindaci della Toscana gli hanno dato il loro sostegno, perché parta un dialogo tra i territori e la Regione al fine di trovare risposte in caso di criticità. Se eletto darà il via alla creazione di un “commissario civico”. Ha infine evidenziato come l’unità tra Firenze e Prato non possa che far bene alla Toscana e ha rammentato a tal proposito l’edificio degli Innocenti in piazza santissima Annunziata, un monumento di bontà e amore voluto dal mercante pratese Datini.
Ribadendo ancora una volta l’importanza della toscanità, di come essa nel mondo faccia la differenza e che per questo deve essere tutelata,ha raccontato la storia di un’acqua minerale del Mugello che in America viene venduta non come made in Italy ma in Tuscany. Giani ha poi concluso chiedendo non solo ai pratesi ma a tutti i toscani il buon voto,ricordando che, “domenica o si vince o si perde, senza possibilità di appello”.
E ha parlato della sua intervista a Travaglio che dopo aver elencato i suoi difetti ne ha elencato i pregi, invitando i grillini toscani al voto disgiunto: la x sul simbolo del movimento e sul suo nome. “Perché la regione, ha detto Giani, “non deve cadere in mano di chi non la ama e non la rispetta. L’intenzione di Ceccardi è unicamente quella di conquistare la Toscana per smantellarne i buoni percorsi fatti. Un modo di fare politica che non ha niente a che fare con il benessere di questa terra”.