Firenze – Domani e per tre giorni, fino a venerdì 4 settembre, Firenze offrirà il suo scenario incomparabile alla kermesse. Regista straordinario, la maison Dolce&Gabbana, protagonisti, gli artigiani fiorentini. Gioielli a Santa Maria Novella, alta sartoria nel Salone dei Cinquecento, sfilata di moda a Villa Bardini. Gli eventi di Dolce&Gabbana vedranno la città, sfondo incomparabile, valorizzare non solo la maison internazionale ma anche le crezioni dei 38 artigiani coinvolti, nell’ambito del progetto “il rinascimento e la rinascita”. Un’operazione che, dalla maison, definiscono non di moda ma di cultura. E che finirà alle cantine Antinori, al Bargino, venerdì 4 settembre, con l’atteso arrivo della madrina, Monica Bellucci, e ricevimento internazionale per gli ospiti.
Gli eventi verranno trasmessi in streaming sulle piattaforme web di Dolce&Gabbana, promossi dal Centro di Firenze per la Moda Italiana e da Pitti Immagine in collaborazione con il Comune di Firenze, realizzati grazie ai contributi straordinari di Agenzia Ice, Fondazione Cr Firenze, Camera di Commercio di Firenze e Regione Toscana (attraverso Toscana Promozione), con Fondazione Pitti Discovery e il prezioso sostegno di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e di Consorzio Cuoio di Toscana.
“Un evento, il primo dal vivo dallo scoppio dell’emergenza Covid, che ci riempie di orgoglio perché è il segno dell’attenzione del mondo della moda per la ripartenza della città dopo la pandemia e che il nostro piano ‘Rinasce Firenze’ sta incontrando interessi qualificati e trasversali – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella – Il progetto di Dolce&Gabbana coinvolgerà inoltre un’altra delle nostre eccellenze, quella dell’artigianato, con una vetrina che metterà in mostra le migliori creazioni di oreficeria, tessuti, stampe, ricami, profumi, e richiamerà l’interesse degli investitori internazionali verso il nostro territorio. Nell’anno dell’inevitabile e sofferto rinvio di Pitti Uomo questo appuntamento è senza dubbio uno dei primi passi di ritorno alla normalità e un’ulteriore prova che Firenze ha sempre un ruolo di primo piano nel panorama della creatività e della cultura mondiali”.
Foto: Luca Grillandini