Firenze- Scuola, Firenze è pronta. Il 7 settembe riapriranno gli asili nido comunali, mentre, per tutti gli altri, la campanella suonerà, come da Ministero, il 14 settembre. Con un grande lavoro, complici anche gli investimenti che negli anni passati il Comune ha operato sulle reti scolastiche, gli studenti fiorentini trovaranno pronta ad accolgierla una scuola allineata alle nove esgienze anticontagio. Stamattina il lavoro svolto è stato presentato alla città dal sindaco Dario Nardella, dall’assessora all’istruzione Sara Funaro, alla presenza del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia e del cardinale Giuseppe Betori
Ad aprire l’incontro il sindaco Dario Nardella, che ha ricordato lo sforzo eccezionale che hanno svolto gli addetti al settore scolastico, a fronte delle migliaiai di studenti che, oltre al diritto all’istruzione, dovevano essere salvaguardari nel loro diritto alla salute. Ringraziamenti dunque “al gruppo tecnico, in particolare i presidenti dei quartieri (presenti il presidente del Q4, Mirko Dormentoni e la presidente del Q2 Serena Perini), ricordando che si tratta di un lavoro di squadra”. “La scuola – ha detto Nardella – riapre con tutti i suoi soggetti”. E sul punto: “La scuola non è solo edifici, è un patrimonio umano, che vede protagonisti studenti e insegnanti. L’educazione è un tema centrale e loro sono protagonisti. Perciò mi rivolgo a loro, alla loro collaborazione perché la scuola riapra in sicurezza”. Fondamentale, sottolinea Nardella, è il ruolo delle città. “Ho imparato che senza le città le scuole non riaprono”. I motivi sono tantissimi e risiedono nel pulsare quotidiano delle città, dalla capacità di offrire trasporti, agli aspetti logistici, agli orari, alla salvaguardia del tempo delle famiglie. In particolare, il sindaco affronta il tema del trasporto pubblico scolastico, augurandosi che si riesca a “conciliare le lineee guida scientifiche con la mobilità, integrando le due necessità”. Per quanto riguarda gli scuolabus, il sindaco ha auspicato l’aumento delle quote di accesso sui mezzi pubblici: la distanza di un metro e la deroga nei percorsi di 15 minuti sono “criteri infattibili”. Infine, per quanto riguarda gli spazi, Nardella sottolinea il ruolo della Curia fiorentina, “che si è messa a disposizione per far qualcosa per le scuole: molte parrocchie si sono messe a disposizione soprattutto per quanto riguarda le scuole superiori, dove la situaizone è più problematica”. Del resto, per quanto riguarda gli spazi, gli extrascolastici, oltre le parrocchie, riguardano il Museo della Matematica e il Teatro della Pergola. Quanto a quest’ultimo, che dal 14 settembre ospiterà 3 classi della Carducci che già tengono laboratori teatrali, a partire da novembre verrà lasciato per la struttura della Regione che si trova adiacente alla scuola.
La disponibilità della Curia di Firenze nell’offrire spazi alla scuola è stata poi ribadita da monsignor Betori, che, nella decina di parrocchie che sono state giudicate capaci di affrontare l’ospitalità degli studenti, ha visto solo per quattro avverarsi le condizioni per potere svolgere le lezioni: la parrocchia di San Gervasio e Protasio alle Cure, quella di San San Francesco in piazza Savonarola, quella della Sacra Famiglia affidata ai Salesiani e infine quella di Santa Caterina a Coverciano.
Il grande lavoro svolto dall’amministrazione comunale per farsi trovare pronta al fatidico suono della campanella, è stato messo in luce dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia, che sottolinea: “Le condizioni di sciurezza per far ripartire la scuola sono state messe in campo in pochissimo tempo, circa un mese. In tutta la regione gli obiettivi dell’ottimizzazione e funzionalizzazione degli spazi, la tutela del tempo-scuola, la protezione delle classi sono stati raggiunti. 2Stiamo asepttando che il ministero arrivi con la seconda tranche – conclude – si è conclusa l’operazione di immissione in ruolo dei dirigenti scolastici, domani firmerò le cisddette reggenze, in modo che col primo settembre ci sarà un dirigente scolastico in tutte le scuole”. Inoltre, è stata completata la graduatoria provinciale delle supplenze, mentre si parla di un organico aggiuntivo di insegnanti di 6400 unità, oltre a un provvedimento per gli ATA per altre assunzioni, 4-500 posti. 2Possiamo affermare – conclude il direttore – che in Toscana siamo pronti.
E’ lassessora all’istruzione Sara Funaro ad entrare nel dettaglio, non prima di aver ricordato che “l’amministrazione ha lavorato tutta l’estate per garantire la ripartenza delle scuole nelle date stabilite a livello nazionale perché priorità assoluta era che tutti i bambini potessero rientrare in sicurezza”. L’assessora ha evidenziato “l’impegno messo in campo per i lavori di adeguamento delle scuole primarie e secondarie di primo grado di proprietà comunale, dopo l’attenta ricognizione degli uffici, che hanno puntato a tenere assieme i gruppi classe e a garantire il tempo scuola”. Inoltre, ha fatto presente come l’amministrazione si sia organizzata per partire anche con tutti gli altri servizi, refezione, trasporto scolastico, pre e post scuola, assistenza educativa per bambini e alunni con disabilità, centri di alfabetizzazione, concludendo: “Questo quadro generale non è un punto di arrivo ma di partenza, anzi di ripartenza, da quelli che sono i valori fondanti della scuola”.
I lavori “anti-Covid” nelle scuole fiorentine – Ammontano a 1 milione e 220 mila euro (1 milione da fondi Pon Fesr, 220 mila euro finanziamenti del Decreto Rilancio per l’edilizia scolastica del Comune di Firenze) le risorse investite per i lavori di adeguamento alle prescrizioni legate all’emergenza sanitaria Covid-19 relativi alle scuole primarie e secondarie di primo grado di proprietà comunale. È stato svolto un attento lavoro di ricognizione dalla Direzione Istruzione e dalla Direzione Servizi Tecnici del Comune, insieme ai dirigenti scolastici e all’ufficio scolastico regionale, analizzando le 82 scuole primarie e secondarie di primo grado di proprietà comunale. Dopo aver svolto una ricognizione degli alunni iscritti in ogni classe, è stata calcolata la capienza massima di ogni aula, applicando il calcolo del metro di distanziamento necessario per la ripartenza, affinché il risultato fosse omogeneo in tutti i plessi. Sono state valutate caso per caso varie possibili soluzioni, a partire dalla ricerca dentro le scuole di spazi più capienti, escludendo però refettori e palestre che continueranno a svolgere la loro funzione, la revisione della tradizionale disposizione delle classi spostando le più numerose nelle aule più grandi e quelle meno numerose nelle più piccole. Se entrambe queste possibilità non erano applicabili è stata cercata una terza soluzione: accorpare le classi ad eventuali stanze limitrofe che non avevano destinazione didattica (sgabuzzini, ripostigli, depositi, magazzini), oppure accorpare le classi con i laboratori ma questa ipotesi è stata usata come estrema ratio. Si è arrivati poi quindi alla predisposizione degli interventi, necessari a espandere le classi, attraverso la demolizione di divisori, e poi interventi di adeguamento impiantistico. Sono 38 le scuole che sono state interessate da lavori adeguamento Covid-19, 153 aule le sottoposte a vari interventi. Quelle che hanno visto interventi di adeguamento più importanti sono state la Masaccio (secondaria di primo grado), la Ghiberti (secondaria di primo grado), e la Montagnola (primaria). Alla Montagnola, ad esempio, sono state demolite 11 pareti interne per ingrandire 11 aule, alla Ghiberti sono state smontate 6 pareti per ingrandire e riorganizzare le aule al piano terra. L’amministrazione, insieme agli uffici tecnici e ai dirigenti scolastici, ha deciso di effettuare interventi di adeguamento migliorativi utili anche una volta superata l’emergenza Covid-19. In molti casi oltre ai lavori di ampliamento le aule sono state rese idonee dal punto di vista dell’apprendimento per ragazzi ipoudenti grazie a interventi con pannellature fonoassorbenti a parete e soffitto – alla scuola Carducci (secondaria di 1° grado – una classe); la scuola Carducci (primaria – una classe); alla scuola Carducci (infanzia – una classe); alla scuola M.L.King (primaria – una classe); alla scuola Montagnola (primaria 2 classi); alla scuola Rossini ( primaria – una classe). Altro elemento preso in considerazione è stato quello dell’accesso e dell’uscita degli alunni. È stato stabilito di utilizzare più punti di entrata e uscita dalla scuola per gli edifici che dispongono di più punti di accesso, questo, assieme al criterio degli ingressi scaglionati, per evitare assembramenti di alunni ed accompagnatori.
Servizi educativi per la prima infanzia (nidi d’infanzia e spazi gioco) – Il calendario educativo per l’anno 2020/2021 vede la riapertura del servizio il giorno 7 settembre. Nel pieno rispetto delle “Linee Guida 0-6”, è stato garantito l’accesso allo stesso numero di bambini senza diminuire la capienza ordinaria delle strutture, assicurando altresì i consueti orari e la medesima qualità di offerta. Al fine di poter avviare tutte le attività propedeutiche alla riapertura all’utenza, il servizio presso le singole strutture di assegnazione da parte del personale è stato scaglionato per profili professionali, gli esecutori dei servizi educativi e gli operatori cucinieri dal 25 agosto, gli educatori dal 1 settembre.
Nelle linee guida nazionali non è previsto il distanziamento fisico per la fascia 0-6 ma per garantire la massima sicurezza è stato previsto che il personale sia dotato di dispositivi di protezione individuale specifici( oltre alle ordinarie mascherine, visiere etc ); inoltre, gli ambientamenti vengano svolti a piccoli gruppi, con un solo genitore e graduali.
È stata attivata la richiesta di un organico aggiuntivo del personale del profilo professionale Esecutore dei Servizi Educativi per tutto il periodo legato all’emergenza sanitaria, questo anche in relazione alle ulteriori attività previste dalle disposizioni vigenti. In particolare, per i 30 nidi a gestione diretta, è stato richiesto un rafforzamento della dotazione organica pari al 32%, ovvero 41 unità.
Scuole dell’Infanzia comunali – È il 14 settembre la data indicata per l’avvio di questo anno scolastico. Anche in questo caso dal 1 settembre il personale esecutore dei servizi educativi e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia rientreranno negli istituti assegnati in modo da garantire tutte le attività propedeutiche alla ripresa delle attività (programmazione, riordino ambienti, collegi, colloqui con i genitori dei bambini neoiscritti in attuazione alla disposizioni anti-contagio…).
È stata attivata la richiesta di un organico aggiuntivo del personale del profilo professionale Esecutore dei Servizi Educativi per tutto il periodo legato all’emergenza sanitaria, questo anche in relazione alle ulteriori attività previste dalle disposizioni vigenti. In particolare, per i 28 plessi delle scuole dell’infanzia comunali, è stato richiesto un rafforzamento della dotazione organica pari al 25,8% ovvero 36 unità.
Assistenza Educativa e Scolastica per bambini e alunni con disabilità certificata – Resta attivo il servizio di assistenza educativa e scolastica per bambini e alunni con disabilità certificata. L’amministrazione attuerà una stretta sinergia sia con le diverse Istituzioni scolastiche sia con la ASL e, in particolare, con i neuropsichiatri infantili in modo da rendere effettiva l’inclusione e il pieno coinvolgimento di ogni bambino e di ogni alunno in condizione di disabilità.
Centri di alfabetizzazione per alunni stranieri – Resta attivo il servizio dei centri di alfabetizzazione per alunni stranieri della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Refezione Scolastica – Per il servizio di refezione scolastica l’Amministrazione Comunale è pronta a ripartire in concomitanza con l’avvio delle scuole il 14 settembre. La data di inizio effettivo potrà variare a seconda dei plessi scolastici in base alle diverse situazioni e alle richieste dei singoli dirigenti. Il servizio verrà effettuato nei refettori su turni, da articolare in raccordo con i dirigenti scolastici e in alcuni plessi, dove necessario, con il pasto in classe. Conformemente alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, l’apparecchiatura nei refettori o nelle classi dovrà avvenire con materiale in uso alla mensa scolastica. Il ricorso alle monoporzioni è da considerarsi eccezionale e residuale.
Trasporto Scolastico – Il servizio di trasporto scolastico partirà dal 28 settembre, dal momento che è necessaria una riorganizzazione in base alle linee guida vigenti in corso di predisposizione.
Qualora ci siano ulteriori modifiche rispetto alle indicazioni rese note, sarà ulteriormente riadattato in base alle novità. In conformità con i criteri regolamentari vigenti sarà riservato ai residenti nel Comune di Firenze e che hanno un tragitto casa-scuola superiore ad un chilometro. Per i bambini che hanno un tragitto casa-scuola inferiore ad un chilometro saranno previsti servizi di accompagnamento alternativi in grado di garantire in sicurezza il compimento del percorso casa-scuola, con il contributo di servizi già utilizzati come Pedibus.
Servizio di pre e post scuola – Nelle scuole dell’infanzia comunali, il servizio di pre e post scuola sarà avviato dal 28 settembre.
Almeno fino al termine dell’attuale periodo di emergenza sanitaria, sarà svolto con la presenza di ogni insegnante di sezione. Nella scuola dell’obbligo la valutazione di avviare il servizio sempre a partire dal 28 settembre spetta ai singoli dirigenti scolastici.