Firenze – E’ giunta a termine, a Firenze, la consegna delle mascherine protettive ai residenti. Ora si parte con la distribuzione a quanti, tra questi ultimi, per svariati motivi non le hanno ricevute ed a chi è domiciliato nella nostra città.
In questa prima fase le squadre composte da volontari, agenti della polizia municipale, dipendenti comunali e della metrocittà hanno consegnato, complessivamente, circa 741mila mascherine a oltre189mila famiglie.
“A partire da oggi – ha spiegato la vicesindaca e assessora alla protezione civile Cristina Giachi – le distribuiremo a quei residenti che non sono stati raggiunti ed a quanti sono domiciliati a Firenze ma non residenti anagrafici. Alla casella di posta elettronica del Comune, quella indicata nelle istruzioni lasciate nella cassetta delle lettere dei residenti che non sono stati trovati, sono già arrivate 2mila richieste. Le stiamo evadendo ma abbiamo anche attivato uno strumento in più”. “Da oggi sulla rete civica del Comune, all’indirizzo comune.fi.it/mascherine, si può compilare un apposito form – ha aggiunto – in questo modo i dati saranno subito a disposizione per le consegne. Non c’è bisogno di fare le corse: le mascherine ci sono per tutti”.
“Resta inteso che i dispostivi di protezione non sono il lasciapassare per uscire di casa come e quando ci pare – ha sottolineato la vicesindaca – sono obbligatorie da lunedì prossimo, così come stabilisce il decreto della Regione Toscana”.
Dal 6 al 15 aprile la protezione civile di Firenze ha impiegato nella distribuzione ai residenti, complessivamente, mille volontari e 425 tra agenti di polizia municipale, dipendenti comunali e della metrocittà. I nuclei familiari da raggiungere erano quelli registrati all’anagrafe comunale. Prima sono state suddivisi per quartieri, poi per circoscrizione elettorale e, infine, in gruppi di un centinaio di famiglie ciascuno.
“L’obbligo scatterà a partire da lunedì prossimo – ha la vicesindaca – ma invito i fiorentini a usare queste protezioni fin da ora. Le mascherine sono importanti per evitare i rischi di contagio. Naturalmente non deve essere dimenticata la misura fondamentale del rispetto tassativo del distanziamento sociale imposta dalle norme nazionali e regionali”.