Covid al Sud, Caputo: “Interventi rapidi per l’agro-alimentare”

Firenze – L’emergenza Coronavirus si fa pressante anche in Campania e per arginarne le criticità sono stati stanziati diversi milioni di euro per pensioni e imprese affinchè si incrementi il  “Piano per il pane”. Una serie di misure che prevedono  l’aumento delle pensioni minime e programmi  di sostegno economico a famiglie, aziende e professionisti di tutte le categorie. Ma il Covid-19 potrebbe creare grossi problemi alla filiera agro alimentare del Sud Italia e quindi bloccare l’intero comparto del sistema Paese, a meno che non si prendano provvedimenti in tempi rapidi. Ne parliamo con Nicola Caputo già parlamentare europeo e attualmente Consigliere del Presidente Regionale della Campania Vincenzo De Luca  per le materie attinenti agli “Affari europei e le relazioni internazionali, per le politiche agricole, alimentari e forestali, per la caccia e la pesca, per le strategie regionali di definizione del nuovo PSR.

Onorevole Caputo poche settimane fa lei è stato dimesso dall’Ospedale di Caserta,  dopo che era stato ricoverato perchè aveva accusato un rialzo febbrile. E lì le hanno diagnosticato il Covid-19 . Ci puó raccontare com’è andata?

È andata bene, ho avuto una forma lieve di Covid, solo qualche linea di febbre e piccoli fastidi. Mi ero recato in Ospedale per un’ indagine endoscopica; i sanitari per precauzione mi hanno proposto il tampone, da cui sono risultato positivo al covid19. Dopo undici giorni di isolamento ho ripetuto di nuovo il tampone, per due volte,  e, grazie a Dio, non c’era più traccia dell’infezione. È stata un’ esperienza che mi ha segnato e che porterò dentro per sempre. Ma chetuttavia, non mi ha fatto sentire mai solo. Tanti, con ogni mezzo,  mi hanno comunicato la loro vicinanza e il loro affetto.

Dunque ha toccato con mano la bravura di medici e infermieri campani. Lo sa che il professor Ascierto del Cotugno di Napoli è stato il primo a protocollare una cura per il Covid -19 con il medicinale Tocilizumab?

Certamente,  ho seguito il lavoro del Prof. Ascierto e i successi della cura con il Tocilizumab che, con i suoi collaboratori, ha messo a punto un protocollo che in queste ore viene utilizzato in tutto il mondo, a riprova dell’efficienza del nostro sistema sanitario, a dimostrazione che scienziati come Ascierto sono una vera e propria avanguardia e rappresentano nel modo migliore il Sud. Sicuramente gli undici giorni di ricovero in isolamento hanno rafforzato la mia fiducia nel sistema sanitario nazionale. I medici e gli infermieri si sono presi cura di me, come di tutti gli altri degenti, con professionalità e scrupolo. Sono tante ancora i problemi da risolvere,  ma grazie al lavoro svolto in questi ultimi anni dal presidente de Luca, ci avviamo lentamente a percorre la strada giusta perché i cittadini campani possano fruire di un sistema sanitario sempre più vicino agli standard europei.

Lei è consigliere del Presidente Regionale della Campania Vincenzo  De Luca anche per il complesso e delicato settore agricolo alimentare. Dunque ci può dire quali misure sono state prese a livello locale  per evitare che la pandemia rischi di bloccare questi comparti  strategici per l’economia campana e per il Sud?

Come Regione Campania ci siamo concentrati per dare il massimo supporto al mondo dell’Agricoltura. Abbiamo messo in campo 79 milioni di euro per affrontare l’emergenza e sostenere le imprese. In particolare, il piano socio economico della Regione Campania contro la crisi appena varato, prevede un bonus ad aziende agricole e della pesca per 50 milioni di euro, 19 milioni di euro per la crisi del comparto bufalino, 10 milioni per la crisi del settore florovivaistico. L’agricoltura Campana sta dimostrando di essere il vero volano dell’economia regionale, ed è per questo che con il Presidente De Luca faremo tutto il possibile per salvaguardare tutti i comparti con il massimo impegno.

Quali sono a suo parere le politiche che il governo nazionale ha adottato nei vari decreti divuti all’emergenza Coronavirus   o che avrebbe dovuto mettere in campo  da un punto di vista economico e sociale per aiutare la Campania e in generale il Sud Italia ad affrontare l’emergenza Covid?

Questa inedita emergenza sanitaria porta con sè, non solo un carico di sofferenze e di morte, ma anche un  impatto economico, che sarà,  probabilmente, molto  serio. Una pandemia che, come ha sottolineato  il Presidente Mattarella “Siamo chiamati a fronteggiare con tutta la capacità, la responsabilità, la solidarietà di cui siamo capaci”. Il Governo ha stanziato misure che prevedono liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese. Un intervento poderoso che, temo, non basti per affrontare la crisi economica che ci aspetta e che al Sud si attende in forme ancora più dure che nel resto del Paese.

In queste ore drammatiche è necessario provare a realizzare un grande patto,  che accresca la coesione e la fiducia reciproca in tutta Italia e che consenta al Mezzogiorno di non rimanere indietro ancora una volta.

Lei è stato europarlamentare nella scorsa legislatura. Secondo lei l’Europa come si muoverà nei confronti dell’Italia? 

L’Europa sta affrontando la sua più grande prova da quando è stata fondata.  È questo il momento di dimostrare quanto siano validi i principi su cui è stata fondata. Non abbiamo bisogno di un’Europa egoista e divisa; non supereremo questa crisi senza una solidarietà europea forte. Su questo terreno si dimostrerà, concretamente, quanto tale  istituzione sia ancora in grado di dare risposte  ai suoi cittadini. Abbiamo assistito a tristi tentennamenti e atteggiamenti egoisti da parte di alcuni Paesi Membri. Ora sembra che il clima sia leggermente mutato, prende quota il pacchetto europeo di misure per dare una risposta immediata alla crisi da Covid-19. Sembra che nelle ultime ore siamo arrivati ad un buon compromesso. L’Eurogruppo ha raggiunto un’intesa che poggia su quattro proposte specifiche, che valgono oltre mille miliardi da utilizzare nella lotta al coronavirus e per la salvezza dell’economia. Ci sarà la possibilità di ricorrere anche al meccanismo di stabilità ma senza condizioni alcune, o a condizioni definite leggere e uguali per tutti.

Ora tocca ai Paesi Membri fare ognuno la propria parte per superare questo momento di difficoltà. Insomma il futuro dell’Unione europea, inevitabilmente, dipende da come tutti insieme si riuscirà ad affrontare e superare questa fase critica. Io, come sempre,  sono fiducioso, nel nostro Paese e nell’Europa.

 

In foto Nicola Caputo e Vincenzo De Luca

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